Oltre 50 palestinesi sono morti o sono rimasti feriti a seguito di un’operazione militare israeliana nel campo profughi di Nuseirat, nella parte centrale della Striscia di Gaza. Secondo fonti vicine ad Hamas, l’assalto israeliano avrebbe visto all’azione oltre 17 carri armati, bulldozer, veicoli militari e soldati pesantemente armati, supportati da droni.
La milizia palestinese sostiene che tutte le vittime fossero civili, tra cui oltre la metà donne e bambini. Il bilancio dei danni è di oltre 20 abitazioni distrutte e ingenti danni provocati dai bombardamenti e dalle esplosioni. Il gruppo ha chiesto un intervento urgente della comunità internazionale per fermare i “crimini palesi” e garantire la protezione dei civili e delle infrastrutture.
L’esercito israeliano non ha ancora rilasciato commenti ufficiali sull’incidente, come riportato dall’agenzia Xinhua.
Da settimane si attende intanto una svolta dai negoziati mediati da Egitto, Qatar e Stati Uniti per porre fine ai combattimenti e rilasciare gli ostaggi israeliani e stranieri. Un funzionario palestinese cha dichiarato che, pur avendo risolto alcuni punti critici, non è ancora stata concordata l’identità di alcuni dei prigionieri palestinesi che Israele deve rilasciare in cambio degli ostaggi, così come l’esatto dispiegamento delle truppe israeliane a Gaza.
Le sue osservazioni corrispondono a quelle del ministro della diaspora israeliano, Amichai Chikli, che ha affermato che entrambe le questioni sono ancora in fase di negoziazione ma che le parti sono molto più vicine al raggiungimento di un accordo di quanto non lo siano state per mesi.
“Questo cessate il fuoco può durare sei mesi o 10 anni, dipende dalle dinamiche che si formeranno sul terreno”, ha dichiarato Chikli alla radio israeliana Kan.
Nel frattempo, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA) ha rinnovato il suo appello per un cessate il fuoco immediato, condannando la perdita di tempo della comunità internazionale nel rispondere alla grave crisi umanitaria nell’enclave costiera assediata. L’UNRWA ha chiesto l’immediata cessazione delle ostilità per permettere un sollievo ai civili e la liberazione degli ostaggi.
Gli attacchi a scuole e ospedali sono ormai diventati “prassi comune”, ha dichiarato l’UNRWA, che ha esortato la comunità internazionale a non rimanere “indifferente” di fronte a una situazione che continua a deteriorarsi.
Dal 7 ottobre 2023, Israele ha lanciato una vasta offensiva militare su Gaza, in risposta all’attacco di Hamas nel sud di Israele che ha causato circa 1.200 morti e il rapimento di circa 250 ostaggi. Secondo le autorità sanitarie di Gaza, il numero di morti palestinesi ha raggiunto quota 45.317.