L’attore Richard Gere, è finito al centro di numerose critiche sui social media dopo la sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Che tempo che fa” su Nove. Durante l’intervista con il conduttore Fabio Fazio, l’artista che era venuto a presentare il film di cui è protagonista, “Oh Canada” del regista Paul Schrader, ha affrontato temi legati alla solidarietà e all’empatia. Tuttavia alcune sue affermazioni hanno suscitato indignazione e ironia, soprattutto alla luce della recente assoluzione di Matteo Salvini nella vicenda Open Arms. Nel 2019, il politico che allora rivestiva l’incarico di Ministro dell’Interno impedì alla nave della ONG spagnola, al largo di Lampedusa, di far sbarcare 147 migranti.
Gere ha dichiarato: “Siamo di fronte a problemi gravissimi, non c’è una soluzione facile. Però se non vediamo una soluzione facile, cosa facciamo? Paralizziamo il cuore e perdiamo sensibilità e compassione. Credo nell’intelligenza umana: possiamo trovare un’intesa. Ma se il nostro cuore si chiude, allora non c’è più niente da fare”. Parole che, anziché trovare accoglienza, hanno generato una valanga di commenti critici sotto il post del format, pubblicato su X.
L’annuncio della partecipazione di Gere era stato inizialmente accolto con entusiasmo, ma il pubblico sul web ha reagito in modo diverso dopo l’intervento del divo che non ha fatto alcun riferimento al caso che ha interessato il Vicepresidente del Consiglio.
Gere ha comunque cercato di colmare il vuoto con alcune dichiarazioni rilasciate successivamente al quotidiano La Stampa dove ha parlato della sua esperienza a bordo della ONG spagnola: “Quando vai su un’imbarcazione come quella”, ha sottolineato, “vedi gente che cerca una casa, un posto dove vivere, un riparo. In un certo senso siamo tutti rifugiati”.
La star di Hollywood era salito a bordo della nave Open Arms bloccata per sostenere i migranti, un gesto che aveva attirato l’attenzione mediatica e politica. L’attore ha ribadito il suo messaggio di solidarietà universale: “Se non riusciamo a specchiarci nelle sofferenze dei nostri fratelli, vuol dire che, come razza umana, abbiamo fallito. Dobbiamo tenere aperti i nostri cuori per ascoltare il dolore dei nostri simili e aiutarci l’un l’altro”.
Le reazioni alle parole di Gere dimostrano quanto il tema delle migrazioni sia polarizzante nell’opinione pubblica. Se da un lato alcuni esaltano il suo impegno umanitario, dall’altro molti lo accusano di retorica e distacco dalla realtà.