Le autorità sanitarie della Louisiana hanno confermato il primo caso grave di influenza aviaria H5N1 negli Stati Uni, che secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) avrebbe contratto il virus in un pollaio privato.
“Il paziente è ricoverato in condizioni critiche a causa di una grave malattia respiratoria legata all’H5N1”, ha dichiarato Emma Herrock, portavoce del Dipartimento della Salute della Louisiana.
Secondo le prime indagini, la causa più probabile dell’infezione potrebbe essere stata l’esposizione a uccelli malati o morti, come ha spiegato il dottor Demetre Daskalakis, direttore del National Center for Immunization and Respiratory Diseases.
Il Dipartimento della Salute della Louisiana aveva inizialmente segnalato il caso come possibile positivo, ma successivamente la positività è stata confermata dai test di laboratorio effettuati dai CDC. Le autorità stanno ora monitorando i contatti del paziente e somministrando trattamenti antivirali a chiunque sia stato in stretto contatto con la vittima.
Il paziente, un individuo di oltre 65 anni con condizioni di salute preesistenti, non è stato identificato pubblicamente. Non sono stati rivelati ulteriori dettagli riguardo ai sintomi o al pollaio coinvolto nell’infezione.
Nel corso di quest’anno, negli Stati Uniti sono stati segnalati 61 casi di influenza aviaria, la maggior parte dei quali di entità lieve e legati a contatti diretti con pollame o bestiame infetti. Un altro caso probabile è stato registrato in Wisconsin, dove una persona è stata esposta a uccelli infetti in una fattoria commerciale. Il caso è ora in attesa di conferma da parte del CDC.
Gli esperti rassicurano che non sono stati finora registrati casi di trasmissione da persona a persona dell’H5N1, dato che le infezioni si verificano principalmente attraverso il contatto diretto con animali infetti, con sintomi tipici come difficoltà respiratorie, congiuntivite e segni influenzali.
Il ceppo del virus identificato in Louisiana sembra essere simile a quello che circola tra gli uccelli selvatici e il pollame in Canada e nel Pacifico nord-occidentale. Lo scorso anno, un adolescente della Columbia Britannica era stato ricoverato con un ceppo simile, ma la fonte dell’infezione non è mai stata determinata.
Finora, oltre 123 milioni di uccelli negli Stati Uniti sono stati abbattuti o sono morti a causa del virus. Quest’anno, il virus è stato rilevato anche nei bovini da latte in diversi stati. Studi scientifici suggeriscono che le mucche infette potrebbero rilasciare il virus attraverso il latte intero, con possibilità di trasmissione all’interno delle popolazioni di bestiame. Sebbene non ci siano prove di trasmissione tra esseri umani, gli scienziati continuano a monitorare con attenzione eventuali mutazioni del virus che potrebbero renderlo più facilmente trasmissibile.
Nel frattempo, le autorità sanitarie del Delaware hanno segnalato un altro caso sospetto in una persona che non aveva avuto esposizione a pollame o bestiame. I test dei CDC non hanno confermato la presenza del virus, e il caso è stato classificato come “probabile”.