Le perdite economiche legate al gioco d’azzardo online negli Stati Uniti sono destinate a superare gli oltre mille miliardi di dollari entro il 2028, con conseguenze significative per i consumatori e l’economia.
Un rapporto della commissione di salute pubblica sul fenomeno, pubblicato dalla rivista medica The Lancet, lancia l’allarme sui gravi rischi che questa pratica comporta e ha sottolineato come una fascia rilevante di adulti e adolescenti che utilizzano piattaforme di gioco soffra di disturbi specifici.
La ricerca segnala che il 16% degli adulti e il 26% degli adolescenti che le frequentano abitualmente sviluppano forme di dipendenza, una percentuale che sale ulteriormente nel caso di prodotti specifici come le scommesse sportive. Inoltre, stime recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che questo mercato potrebbe raggiungere i 700 miliardi di dollari annuali entro il 2028.
Secondo Derek Webb, fondatore e finanziatore della Campaign for Fairer Gambling, che mira alla protezione dei giocatori, le attuali strategie di regolamentazione sono insufficienti. Webb ha affermato che il sistema basato sulla teoria del “gioco responsabile” non può più essere considerato adeguato, poiché attribuisce la responsabilità della prevenzione dei danni esclusivamente agli individui. Ha quindi invocato politiche più incisive per proteggere i consumatori.
La liberalizzazione delle scommesse sportive negli Stati Uniti, iniziata nel 2018 con la decisione della Corte Suprema di annullare il divieto federale, ha portato alla legalizzazione in 38 stati e nel Distretto di Columbia. Tuttavia, secondo Webb, le strategie di regolamentazione adottate finora non tengono conto delle raccomandazioni dell’OMS, che suggeriscono un approccio basato su politiche universali di salute pubblica.
La Campagna per un Gioco d’Azzardo più equo, attiva sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito, ha evidenziato il ruolo delle aziende del settore nel promuovere la dipendenza. In alcuni casi, come quello della piattaforma DraftKings, sono state intentate cause legali per presunte pratiche volte a incoraggiare comportamenti compulsivi. Inoltre, l’indotto del gioco d’azzardo illegale negli Stati Uniti, stimato in oltre 40 miliardi di dollari nel 2023, continua a rappresentare una sfida, complicata dall’assenza di una rigorosa applicazione federale.
Webb ritiene che affidarsi alla legalizzazione come strumento per ridurre i rischi di dipendenza o eliminare il gioco d’azzardo illegale sia un approccio errato e insostenibile. Per affrontare il problema, l’organizzazione no profit National Council on Problem Gambling, ha creato uno strumento che offre risorse per chi soffre di dipendenza da gioco, inclusi numeri di assistenza disponibili.
La necessità di interventi più rigorosi è sempre più urgente, poiché la combinazione di politiche permissive, promozioni aggressive e un controllo insufficiente rischiano di amplificare le conseguenze negative del fenomeno, che non colpisce solo i singoli individui ma l’intera società.