Una nuova minaccia rappresentata dal carfentanil, un oppioide sintetico 100 volte più potente del fentanyl e 10.000 volte più forte della morfina, ha iniziato a spaventare gli Stati Uniti. Questo farmaco nato come tranquillante, generalmente somministrato a grandi mammiferi, come elefanti e orsi, ora si trova al centro di un’allarmante crisi sanitaria. Secondo un rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention, centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha infatti già causato tra il 2021 e il 2024, in 37 stati, 513 casi di overdose.
Sebbene i numeri siano ancora relativamente bassi, il medicinale ha fatto registrare un aumento del fenomeno sette volte superiore nell’ultimo anno. Questo trend rischia di vanificare i progressi nella lotta contro i sovradosaggi ottenuti negli ultimi tempi.
Il carfentanil è un derivato del fentanyl disponibile in varie forme: polvere, compresse, cerotti, spray e persino su carta. La versione polverizzata, spesso viene mischiata con altre droghe illegali, come xilazina e pillole contraffatte, rendendo il preparato ancora più pericoloso per chi lo assume.
Bastano appena 2 milligrammi del prodotto, l’equivalente di un cinquantesimo di un pizzico di sale, per causare una dose letale, che può provocare rallentamenti respiratori che portano a danni cerebrali irreversibili e alla morte.
Le overdose legate a questo oppioide sono più diffuse in Florida e West Virginia, dove sono stati segnalati oltre 20 decessi negli ultimi 18 mesi, tuttavia anche in altri stati, come Illinois, Ohio e New York il problema risulta in aumento.
La sostanza, spesso prodotta illegalmente, è difficile da rilevare, e la sua potenza estrema rappresenta un rischio anche per chi la maneggia accidentalmente.
L’esposizione al preparato può manifestarsi con sintomi come sonnolenza, disorientamento, pupille puntiformi, e sudorazione. In questi casi, è fondamentale l’intervento immediato dei soccorsi oltre alla somministrare del naloxone, un farmaco approvato dalla Food and Drug Administration, l’agenzia federale statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, che se utilizzato in tempo è in grado di invertire gli effetti dell’overdose.
Chuck Rosenberg, ex amministratore ad interim della Drug Enforcement Agency, un’agenzia federale antidroga americana, ha definito il carfentanil “pazzescamente pericoloso” e ha sottolineato che spesso viene spacciato come eroina o come altre droghe più comuni.
Mentre DEA e CDC continuano a monitorare la diffusione del prodotto, avvisano sulla necessità di aumentare la consapevolezza pubblica, poiché se la crisi non verrà adeguatamente affrontata, rischia di segnare una nuova fase nell’epidemia americana degli oppioidi.