Per la prima volta al mondo neuroni ottenuti da cellule staminali embrionali umane sono stati impiantati chirurgicamente nel cervello di persone affette da Parkinson in Europa e negli Stati Uniti, con risultati eccellenti, come confermano i ricercatori a capo della sperimentazione clinica.
“Il trattamento della malattie di Parkinson con le cellule staminali fa da apripista nel considerare la possibilità che simili strategie possano essere applicate anche per altre patologie neurodegenerative, come la corea di Huntington”, ha detto l’esperta Elena Cattaneo, fra i più noti pionieri della ricerca italiana sulle cellule staminali per trattare le malattie neurologiche, che ha coordinato gli studi clinici condotti in particolare con la Svezia e la Gran Bretagna a partire dal 2023, mediante il laboratorio dell’Università di Milano da lei diretto.
Anche negli Stati Uniti, questa sperimentazione clinica pionieristica nel campo della medicina, è partita nel 2022 e ha già dato “risultati eccellenti sulla sicurezza in tutti e 12 i pazienti a due anni dall’intervento”, ha detto Viviane Tabar, del Memorial Sloan Kettering Cancer Institute di New York (MSKCC) che con Lorenz Studer e l’azienda BlueRocks Therapeutics conduce la sperimentazione clinica negli Stati Uniti.
Nello specifico, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo metodo per trasformare le cellule staminali embrionali umane in neuroni cerebrali dopaminici che sono stati trapiantati. L’innovazione riguarda il fatto che questi sono in grado di integrarsi perfettamente nel sistema nervoso producendo dopamina, la sostanza il cui deficit è alla base di malattie come il morbo di Parkison.