In questi giorni Torino espone nei pressi di Viale Regina Margherita la nuova opera dello street artist torinese Andrea Villa che ha come protagonista il profilo di Donal Trump, il prossimo Presidente degli Stati Uniti che entrerà ufficialmente in carica a gennaio.
L’opera realizzata e affissa come una sorta di manifesto pubblicitario, si propone al pubblico come una icona grafica nera accompagnata dalla scritta ‘he is back’, che l’artista ha scelto di aggiungere per sottolineare il tema della fama e dell’influenza che Trump ha sui suoi elettori.
“Nel mondo dell’animazione e del fumetto viene considerato un personaggio carismatico colui che si riconosce anche solo disegnando la sua silhouette nera – spiega Villa -. Ma l’artista sottolinea anche: “il fatto che il profilo di Trump sia riconoscibile, come le orecchie di Topolino, dimostra due realtà: che il culto della persona, estremizzata dalla sua vitalità sui social, è un fattore ormai fondamentale di successo e che ormai viviamo nell’era della post-ideologia. Non interessano più le appartenenze politiche, che siano di destra o di sinistra – spiega – ma solo due fattori, promettere ricchezza e sicurezza nella vita quotidiana. Chi promette questo vince, anche se non potrà mai garantirlo”, conclude Villa.
L’artista provocatorio “senza volto”, spesso definito il “Bansky di Torino”, ha iniziato a realizzare le sue opere nella sua città nel 2014. I suoi lavori sono sempre stati caratterizzati da una serie di falsi manifesti affissi nelle vetrine pubblicitarie distribuite negli spazi urbani, con il preciso obiettivo di colpire con ironia e sarcasmo i politici e le loro contraddizioni.