Il Centro visitatori del Campidoglio degli Stati Uniti è stato chiuso martedì pomeriggio, dopo che la Polizia ha arrestato un uomo che portava con sé una torcia e una pistola lanciarazzi.
Le forze dell’ordine, che hanno preso in custodia il ventottenne originario del Michigan durante i canonici controlli di sicurezza, hanno affermato che l’uomo emanava un forte odore di benzina. All’interno del suo zainetto, inoltre, aveva delle bottiglie di plastica che sembravano contenere residui di carburante.
Il giovane aveva inoltre con sé documenti che inneggiavano alla Guerra in Medio Oriente. Come spiegato da Thomas Manger, capo della polizia di Capitol Hill, il 28enne aveva destato sospetto fin dal suo arrivo, in quanto indossava abiti molto pesanti per le attuali temperature, e continuava a guardarsi intorno.
Prima dei controlli, inoltre, il giovane aveva esitato per più di qualche secondo quando un agente gli aveva chiesto di aprire il suo zaino. La polizia ha anche rintracciato l’auto del sospetto vicino al Campidoglio, ma non ha rilasciato ulteriori informazioni circa l’accaduto, ripulendo rapidamente la scena.
Lo stesso Manger ha infine spiegato che molto probabilmente l’episodio non è collegato in alcun modo alle elezioni.
I controlli sono stati rafforzati in tutta Washington e nella nazione nel giorno delle elezioni, con il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (DHS) che ha avvertito preventivamente i funzionari locali dell’alta probabilità di attacchi e minacce alle istituzioni ed agli edifici più iconici del Paese.
Capitol Hill era sicuramente tra questi, soprattutto dopo il clamoroso precedente del 6 gennaio 2021, quando una folla di elettori pro Trump prese d’assalto il Campidoglio con l’intento di rovesciare i risultati delle urne.
In occasione dell’Election Day 2024, il DHS e l’FBI avevano dunque preparato una serie di bollettini, avvertendo che gli estremisti violenti stavano prendendo in considerazione l’idea di effettuare una serie di attività con per disturbare il regolare svolgimento delle elezioni.