Scienze, tecnologia, economia e letteratura, passando per gastronomia e cinema. Da giovedì 14 a venerdì 22 novembre 2024, il Consolato Generale d’Italia a Boston ospiterà il Festival della Creatività Italiana, dato che la città è stata designata dal Ministero degli Affari Esteri italiano come Capitale della Creatività Italiana nel mondo per il 2024. L’ultimo giorno ci sarà una cena di gala presso la SOWA Power Station.
I giorni del festival dedicati alla scienza, alla tecnologia e al business saranno caratterizzati da sei temi chiave, pensati per favorire il dialogo e il networking. Queste sessioni affronteranno sfide culturali, sociali, tecnologiche e scientifiche cruciali che influenzano il nostro futuro comune. Tra gli argomenti trattati vi saranno sostenibilità climatica, materiali avanzati, produzione, tecnologia, Intelligenza Artificiale e spazio. È un punto di riferimento per i leader di questi settori provenienti sia da Boston che dall’Italia, tra cui si contano importanti artisti, scienziati, imprenditori e investitori. Il programma completo comprende anche teatro, cinema, musica, letteratura, design, architettura, cibo e gastronomia. Partecipare al Festival è completamente gratuito, ma iscriversi è obbligatorio perché i posti sono limitati.
“Il Festival – ha esteso l’invito il Console Generale Arnaldo Minuti – coinvolgerà istituzioni, università, imprese e artisti provenienti dall’Italia, dal Massachusetts e dall’area del New England e costituirà l’occasione ideale per promuovere il Bel Paese e per evidenziare i molteplici legami con gli Stati Uniti”. Tra gli altri enti governativi e le aziende simbolo italiane e italoamericane, parteciperanno il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Ma anche chiunque sia interessato alla cultura italiana e alla promozione dei legami tra gli Stati Uniti e l’Italia è il benvenuto.
L’evento intende celebrare il genio moderno e contemporaneo della creatività italiana in un contesto che, con le sue oltre 50 università e una “economia della conoscenza” fortemente radicata nel tessuto urbano, fa di Boston la poliedrica capitale culturale degli Stati Uniti d’America, dove la spinta creativa si rinnova ogni giorno.