Nel corso del suo ultimo comizio a Scranton, Pennsylvania, città di origine di Joe Biden, Donald Trump si è scagliato duramente contro la sua avversaria alle urne, la candidata democratica Kamala Harris, utilizzando parole decisamente forti.
Il tycoon si è lanciato in una serie di insulti nei confronti della vicepresidente, definendola “una persona orribile”, “una bugiarda”, una “marxista di sinistra radicale” e “una persona non intelligente”, attirando spesso fischi e generando ulteriori insulti mentre i suoi sostenitori pendevano dalle sue labbra. Il tycoon ha anche detto alla folla che tende ad arrabbiarsi durante i discorsi della candidata democratica, e che rifiuta i consigli di coloro che gli chiedono di essere più civile nei suoi interventi.
“Qualcuno mi ha detto ‘Dovrebbe essere più gentile signore, o alle donne non piacerà”, ha spiegato il leader MAGA, “Non voglio esserlo. Le donne vogliono sicurezza”. Trump ha inoltre previsto uno scenario apocalittico qualora dovesse perdere le elezioni. “Kamala ci porterà ad una depressione come quella del 1929”, ha detto il candidato del GOP, riesumando un’affermazione fatta su Joe Biden prima delle elezioni del 2020, che poi non si è concretizzata. Ha inoltre promesso “i quattro anni più belli della storia del nostro Paese” in caso di vittoria a novembre.
Trump ha rilasciato tali osservazioni durante il primo dei due comizi che ha tenuto mercoledì in Pennsylvania, uno Stato che entrambe le campagne hanno considerato cruciale per la vittoria del Collegio Elettorale. Ha utilizzato un maxischermo per proiettare spezzoni di video in cui Harris appoggiava un Green New Deal e si opponeva al fracking, un modo ecologicamente controverso di estrarre gas naturale e petrolio. “Kamala distruggerà la rete elettrica degli Stati Uniti. Ma noi non glielo permetteremo”, ha inoltre detto.

Il tycoon si è poi lamentato dei sondaggi che lo danno in svantaggio, definendoli “falsi” e insistendo sul fatto che è in avanti. Ha affermato, senza alcuna prova, che i democratici hanno intenzione di “imbrogliare alla grande”.
The Donald ha anche accusato la vicepresidente di ver organizzato un “colpo di stato” per estromettere Biden dalla corsa alla Casa Bianca, affermando che quest’ultimo ora “la odia quasi quanto odia me”.
Ha falsamente affermato di aver firmato “il più grande taglio delle tasse della storia” come presidente, mentre ha promesso di estendere i tagli fiscali del 2017 e di abbassare ulteriormente le tasse sulle mance, sugli straordinari e sui redditi della previdenza sociale. Trump ha infine parlato di un “nemico interno”, ovvero “un gruppo di persone molto malate” che hanno indagato sui legami tra la sua campagna del 2016 e la Russia.
“Gli americani iniziano a porsi domande reali sulle capacità di Donald Trump”, aveva invece affermato prima del discorso del tycoon Ammar Moussa, portavoce di Harris, “è rintanato nei suoi spazi sicuri nei media di destra, si è tirato indietro da 60 Minutes e si rifiuta di presentarsi davanti al popolo americano in un altro dibattito. Dovrebbe dire se è perché ha paura o perché non ce la fa”.