Un giudice federale statunitense ha ordinato una valutazione sugli eventuali impatti negativi che l’impiego del fluoro e il suo consumo attraverso l’acqua potabile da forniture idriche può avere sullo sviluppo cerebrale nei neonati. I livelli di acqua statunitense presentano un rischio irragionevole, ha stabilito la corte.
La valutazione del giudice impone all’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti (EPA) di avviare un rafforzamento delle normative sul fluoro. Questo rappresenta una vittoria legale “di riferimento” che era molto attesa, ha detto Stuart Cooper, a capo del gruppo che sostiene la causa contro l’utilizzo della sostanza.
Dal 1945, l’uso del fluoro nell’acqua potabile è stato introdotto negli USA come un’iniziativa di salute pubblica per ridurre le carie dentali e migliorare la salute orale generale di adulti e bambini. C’è la preoccupazione, tuttavia, che le donne incinte, così come i bambini possano ricevere più fluoro del necessario perché è presente in molte fonti: oltre all’acqua pubblica trattata, in cibi e bevande contenenti acqua trattata con fluoro, tè, dentifricio, filo interdentale e collutorio.
Prove scientifiche pubblicate su National Toxicology Program indicano in generale, la neurotossicità del fluoro. Più nel dettaglio, come si legge nel documento ufficiale Esposizione al fluoro: neurosviluppo e cognizione, lo studio rileva che livelli elevati di esposizione di questa sostanza, assunti attraverso l’acqua potabile contenente più di 1,5 milligrammi di fluoro per litro, sono associati a un QI inferiore nei bambini.
La revisione NTP è stata condotta dagli esperti valutando l’esposizione totale al fluoro da tutte le fonti e non soltanto per valutare gli effetti sulla salute della sola acqua potabile addizionata con fluoro. Tuttavia, sottolinea lo studio, è importante notare che non c’erano dati sufficienti per determinare se il livello di fluoro di 0,7 mg/L attualmente raccomandato per le forniture idriche della comunità statunitense abbia un effetto negativo sul QI dei bambini.
Per adesso, il giudice Edward Chen ha valutato che la fluorizzazione potrebbe causare danni allo sviluppo e un minore QI nei bambini a livelli a cui il pubblico è generalmente esposto nell’acqua potabile.