Mercoledì sono stati lanciati con successo altri due satelliti del sistema europeo di navigazione Galileo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dalla base Kennedy Space Center di Cape Canaveral in Florida attraverso un razzo Falcon 9 di SpaceX.
Grazie alla flessibilità offerta dall’azienda spaziale di Elon Musk, il lancio dei satelliti europei, denominati 31 e 32, è avvenuto in tempi più rapidi nel corso di una operazione durata complessivamente tre ore. D’ora in avanti, i satelliti attueranno le manovre previste per raggiungere l’orbita finale, a circa 23 mila chilometri dalla Terra per completare la configurazione della costellazione che sarà così formata da 32 satelliti.
“Galileo continua a crescere”, ha commentato il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea Joseph Aschbacher in un post su X. “Questi due nuovi satelliti porteranno avanti la fiaccola dell’affidabilità di Galileo senza soluzione di continuità e garantiranno la continuazione della fornitura ininterrotta del sistema di navigazione satellitare più preciso al mondo. Galileo è senza ombra di dubbio uno dei più grandi successi dell’Europa nello spazio”.
Come si evince dal sito ufficiale dell’Agenzia Spaziale Italiana, che ha collaborato al progetto, Galileo è un sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) progettato per inviare segnali radio accurati a uso civile impiegato in diversi settori, dall’energia ai trasporti, dall’agricoltura alla finanza ed è attivo dal 2016. È stato finanziato dalla Commissione Europea, progettato e sviluppato dall’ESA con il contributo dell’ASI. Questo sistema è simile a quello americano Gps e a quello russo Glonass, ma con la differenza di esser destinato solo a scopi civili e commerciali.
Tuttavia, per quanto riguarda i lanci futuri l’ESA prevede di tornare a utilizzare il proprio razzo Ariane 6, impiegato per il suo volo inaugurale lo scorso luglio.