Ci sono molti dettagli agghiaccianti nella storia della ragazza di Parma che avrebbe partorito due volte di nascosto, e ucciso i neonati seppellendoli nel giardino di casa. Ma il più agghiacciante di tutti è quello di cui quasi nessuno, nel clima dell’Italia di oggi, parla: come è possibile che una giovane di una zona ricca e sviluppata resti incinta due volte (e i contraccettivi?), porti a termine due gravidanze indesiderate senza ricorrere all’aborto, infine partorisca senza portare il neonato in ospedale – dove potrebbe farlo adottare anonimamente.
I quotidiani e le tv italiane insistono con dovizia di particolari su questa tragica vicenda, perché i resti di un secondo corpicino sono riemersi dalla terra, dopo il primo scoperto il 9 agosto; e del resto ancora stamattina, 17 settembre, i carabinieri del RIS – il Reparto Investigazioni Scientifiche, che ha una delle sue quattro sedi nazionali proprio a Parma – sono tornati a ispezionare il giardino della villetta bifamiliare a Vignale, frazione del comune di Traversetolo.
Ventidue anni, famiglia benestante, padre imprenditore, madre impiegata; Chiara Petrolini, si dice, era in apparenza una studentessa modello, iscritta a Giurisprudenza, qualche lavoro come baby sitter, attiva in parrocchia. Aveva un ragazzo che frequentava da anni, compagno di scuola, di comunione e di cresima, la cui madre ora dice “mio figlio non sapeva niente, è sconvolto, se avessi saputo mi sarei occupata io del bambino”. Secondo l’ipotesi del procuratore di Parma Alfonso D’Avino che già in agosto l’ha accusata di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, la ragazza ha agito da sola: “senza la collaborazione né la presenza di nessuno; può ritenersi accertata” l’estraneità ai fatti dei genitori. Lei del resto ha confessato di essere madre del primo bambino; le analisi genetiche confermano anche la paternità.
Si può portare a termine una gravidanza in piena estate – anzi due, entrambi i neonati intorno alla 40esima settimana – senza che nessuno se ne accorga? Si dice in paese che Chiara portasse abiti leggeri, aderenti. Le amiche interpellate dai giornali: “non mangiava niente, forse per non far crescere la pancia”. Si può partorire da sola senza che la famiglia capisca? Seppellire un cadaverino, anzi due? In agosto, il primo corpo era stato trovato dal cane di famiglia che ha scavato in giardino, e visto dalla nonna, che era andato a nutrire l’animale, e ha chiamato un vicino. La famiglia, Chiara inclusa, era a New York, vacanza programmata da tempo e iniziata due giorni dopo il parto. Parto indotto mentre la giovane era sola in casa (indotto come?).
Il secondo corpicino è stato ritrovato nel giardino in seguito alle indagini sul cellulare e sul computer di Chiara Petrolini; secondo la stampa locale fra le sue ricerche c’erano domande su “come partorire un secondo figlio”. La morte risalirebbe a più di un anno fa.
Le domande sono tante, ma ancora di più dovrebbero essere sul clima in cui è scoppiata questa storia allucinante. Parla Simone Dall’Orto, sindaco al secondo mandato del paesino, rieletto con una lista civica sostenuta dai partiti di centrodestra: “Apparentemente una famiglia insospettabile, integrata nel territorio, in un contesto agiato. Viviamo all’interno di interrogativi e dubbi, la scoperta di un secondo corpo è un ulteriore macigno. Oggigiorno i mezzi per risolvere una situazione difficile ci sono”, e cita la culla termoriscaldata che consente di lasciare i neonati in ospedale; ma non parla di consultori sul territorio, di educazione sessuale, di accesso all’interruzione di gravidanza.
Nel 2024, in una famiglia normale, a Parma, insomma, è ancora possibile che una ragazza non sia seguita da un ginecologo, che non usi metodi di contraccezione, che “aborto” sia un concetto proibito, che resti incinta in segreto, un segreto vergognoso, talmente impossibile che bisogna farlo sparire, a costo di uccidere.