La marcia elettorale è senza soste. A 48 giorni dall’Election Day, dopo un potenziale attentato alla vita dell’ex presidente Donald Trump da parte di Ryan Routh. Per 12 ore, armato con un kalashnikov, l’uomo ha aspettato nascosto tra i cespugli nel resort di Mar-a-Lago che il tycoon, che stava giocando a golf, gli arrivasse a tiro. È stato casualmente scoperto e arrestato, ma è un altro allarme rosso per chi vigila sulla sicurezza del magnate newyorkese.
Oggi riprendono i comizi con misure di sorveglianza rafforzate. Ma il capo del Secret Service ha fatto capire che gestire la sicurezza per una persona che non vuole seguire i suggerimenti degli agenti è un’impresa molto ardua. Lo stesso Joe Biden ha chiesto al Congresso di dare più risorse a chi protegge i due candidati alla Casa Bianca.
Dopo che Trump ha lasciato la Casa Bianca il servizio di scorta dell’ex presidente è diminuito. Sono soltanto i presidenti in carica e i loro vice ad avere molti agenti per la sorveglianza, perché normalmente gli ex presidenti non rappresentano più potenziali obiettivi. Ma il tycoon, sia per i processi, che per la nuova campagna elettorale, ha continuato ad avere un’agenda pubblica molto fitta e quindi è stato necessario aumentare la sua scorta. Proprio di questo hanno discusso Biden e il suo predecessore nel corso di una telefonata.
Inevitabilmente, dopo l’arresto di Ryan Routh, il fatto che ci potesse essere un altro attentato contro Trump in due mesi ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dell’ex presidente.
Molti repubblicani chiedono che un numero maggiore di uomini del Secret Service venga assegnato alla sua protezione. Ma, fanno notare alcuni ex agenti, non è così facile per vari motivi: non ci sono così tante persone per poterlo fare; l’addestramento dura almeno 18 mesi; e il fatto che Trump, soprattutto a Mar-a-Lago, non ascolta i consigli della sicurezza. L’ex presidente va a giocare a golf quando vuole in un club privato i cui soci possono invitare chi vogliono. Poi per le elezioni la continua rotazione di consiglieri e consulenti all’interno della sua macchina elettorale crea inevitabili crepe nella sicurezza.
Questa sera, dopo lo scampato pericolo, Trump prende parte a una town hall, un’assemblea cittadina a Flint, in Michigan, moderato da Sarah Huckabee Sanders, la governatrice super conservatrice dell’Arkansas che è stata la sua portavoce alla Casa Bianca quando lui era presidente. Domani andrà a Uniondale, nello Stato di New York, e sabato sarà in North Carolina.
“Dio mi ha salvato così posso salvare il mondo – ha dettoTrump. – Dio vuole che sia presidente degli Stati Uniti”. Intanto, lanciava la sua piattaforma di criptovalute. E poi ha attaccato ancora i democratici per la loro retorica violenta affermando che i commenti del presidente Biden e della vicepresidente Harris sono una minaccia per la democrazia e che hanno ispirato Ryan Routh.
In aiuto dell’ex presidente il senatore repubblicano Rand Paul. I media “di sinistra” che hanno promosso l’idea che l’ex presidente Trump sia una minaccia per la democrazia sono da biasimare per i due falliti attentati alla sua vita, ha detto il senatore. Accusando CNN, MSNBC e “tutti gli altri media di sinistra” per aver promosso l’idea che Donald Trump porrà fine alla democrazia.
In campo democratico Harris è sulle spine. Attende con impazienza l’appoggio politico del più grande sindacato americano, l’International Brotherhood of Teamsters. Lunedì c’è stato l’incontro con il presidente generale dei Teamsters, Sean O’Brien. Sul tavolo il Protecting the Right to Organize (PRO) Act. O’Brien ha detto che avrebbe parlato con tutti I dirigenti sindacali e che tra domani o dopodomani avrebbe annunciato l’appoggio politico del sindacato.
Con 1,3 milioni di membri, i Teamsters sono uno delle Union più grandi che ancora non si sono espresse sulla corsa presidenziale, anche se altri sindacati e organizzazioni sindacali, tra cui United Auto Workers, AFL-CIO e Teamsters National Black Caucus, hanno già annunciato il loro appoggio per la Harris. I Teamsters hanno sostenuto Biden durante le elezioni del 2020 e hanno storicamente sostenuto i candidati democratici, ma O’Brien ha contrastato l’idea che il sindacato debba automaticamente sostenere un democratico. A luglio, O’Brien è stato il primo leader dei Teamsters nei 121 anni di storia del sindacato a parlare alla Convention nazionale repubblicana.
Domani Tim Walz, il candidato dem alla vice presidenza, guiderà una serie di eventi in Georgia e North Carolina, mentre la moglie Gwen incontrerà in Nevada i giovani che saranno esortati non solo a registrarsi ma anche a votare in anticipo. Vi saranno eventi in università di altri stati chiave, come la Penn State dove sarà presente il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, e l’University of Michigan dove l’attrice Jane Fonda parteciperà ad un evento sul clima.