Non ci sono feriti e Donald Trump è sano e salvo. Lo ha riferito la sua campagna elettorale attraverso un messaggio ai sostenitori, dopo che, attorno alle 14, si sono verificati degli spari nei pressi del Trump International Golf Course a West Palm Beach, in Florida. “Niente mi farà rallenterà, non mi arrenderò mai!”, ha scritto l’ex presidente.
Trump si trovava al golf club per trascorrere il pomeriggio della domenica. Arrivato alla sesta buca è stato fermato e protetto dagli agenti del Secret Service che, andando avanti per controllare l’area, si sono accorti di un uomo oltre la recinzione, armato di fucile AK-47 che “puntava verso il campo”. Prima che quest’ultimo potesse aprire il fuoco, gli agenti hanno sparato subito. Il sospettato ha tentato di scappare a bordo di un’auto, ma è stato fermato e messo in custodia. Secondo le indiscrezioni del New York Post, si tratterebbe di Ryan Wesley Routh, 58 anni. In suo possesso sono stati recuperati l’arma, due zaini e una GoPro nella siepe in cui aveva tentato di nascondersi. In Florida è in vigore l’open carry, cioè la legge che permette a tutti di girare armati nei luoghi pubblici.
Il tycoon è stato poi preso di peso, infilato in un’auto a prova di proiettile, trasferito nella sua villa di Mar-a-Lago, non lontana dal golf club, e rinchiuso in una delle stanze trasformate in un bunker sicuro. Lo stesso procedimento è stato voluto anche per i parenti che vivono vicini.
L’area circostante al golf club è stata subito chiusa al traffico e messa in sicurezza.
Con un post su X, il Secret Service ha confermato di star indagando su un “incidente di protezione” insieme al Palm Beach County Sheriff’s Office.
Anche il presidente Joe Biden e la sua vice Kamala Harris, nonché avversaria politica di Trump alle prossime elezioni di novembre, sono stati aggiornati. La Casa Bianca ha comunicato che entrambi erano “sollevati” di sapere che il tycoon fosse al sicuro. La vicepresidente ha anche pubblicato un post sul suo profilo X personale, commentando che “la violenza non ha posto in America”.
Questo tentativo ricorda l’attentato di soli due mesi fa a Butler, in Pennsylvania. Durante un comizio, l’ex presidente è stato colpito all’orecchio destro dopo che un ventenne, Thomas Crooks, ha sparato dal tetto di una casa, poco prima della Convention Repubblicana. Il caso è stato talmente grave che ha esposto il Secret Service a una profonda indagine che ha rivelato una serie di errori importanti, quali la mancata comunicazione fra gli agenti e la polizia locale, che aveva già segnalato l’attentatore e il posto in cui si trovava, e che ha costretto la direttrice Kimberly Cheatle alle dimissioni. Da allora, Trump ha evitato di organizzare rally in pubblico, se non al chiuso o protetto da lastre in plexiglass a prova di proiettile.