La Cina sta dando un “aiuto davvero importante” alla Russia per potenziare la sua macchina da guerra, in cambio di nuove tecnologie militari. Lo ha affermato, nella giornata di ieri, Kurt Campbell, vicesegretario di Stato degli USA. Dopo gli incontri con le controparti dell’Unione Europea e della NATO a Bruxelles, quest’ultimo ha posto l’attenzione dei presenti su Pechino, che secondo gli Stati Uniti starebbe aiutando l’esercito russo, impegnato nel conflitto in Ucraina.
“Si tratta di uno sforzo molto consistente da parte della Cina per sostenere, costruire e diversificare vari elementi della macchina da guerra russa”, ha spiegato Campbell, “Stiamo assistendo a sforzi ai più alti livelli di entrambi i governi per cercare di nascondere e proteggere alcuni elementi di questa preoccupante collaborazione. La maggior parte di queste attività è stata portata avanti sotto traccia”.
Dal canto suo, Pechino ha più volte affermato che non sta fornendo alcun aiuto di supporto militare al governo russo, e di avere una “posizione imparziale” per ciò che riguarda il conflitto in Ucraina. Stando a quanto sostenuto da Washington, invece, in cambio degli aiuti, la Russia starebbe fornendo a Pechino sottomarini, missili e altre tecnologie sensibili. “Un tempo, Mosca era alquanto riluttate a fornire alla Cina questo tipo di risorse”, ha affermato il vice Segretario di Stato degli USA, “tutto ciò ha a che fare con le operazioni sottomarine, attività di progettazione aeronautica, comprese quelle stealth, e anche con le capacità missilistiche. Siamo preoccupati”.
Secondo Campbell, le nuove tecnologie che Pechino sta ricevendo rappresenteranno un pericolo non solo per gli Stati Uniti, ma anche per l’India, l’Australia, il Giappone e la Corea del Sud, soprattutto “se la Cina dovesse beneficiare di un maggiore impegno da parte della Russia nel perfezionamento di alcune capacità militari”.
La nuova rivelazione del vicesegretario di Stato è arrivata due settimane dopo che il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha intrapreso il suo primo viaggio a Pechino e ha incontrato il presidente Xi Jinping e altri alti funzionari.
Ora, gli USA auspicano che anche l’Europa risponda in maniera più decisa dinanzi al sostegno di Pechino a Mosca. “Abbiamo espresso chiaramente le nostre osservazioni”, ha concluso Campbell a Bruxelles, “Riteniamo che l’Europa possa esprimere maggiormente le sue particolari preoccupazioni e crediamo che il semplice fatto di mettere alcune istituzioni finanziarie in condizione di essere osservate con maggiore attenzione, avrà conseguenze significative”.