Due leader di un gruppo suprematista bianco sono stati arrestati con l’accusa di aver cercato di scatenare una “guerra razziale” negli Stati Uniti prendendo di mira ebrei, immigrati e membri della comunità LGBT+ tramite un forum online internazionale noto come Terrorgram Collective, che usava la piattaforma mediatica Telegram.
Dallas Humber, di 34 anni, di Elk Grove, in California, e Matthew Allison, 37 anni, di Boise, in Idaho, sono stati arrestati venerdì e sono stati formalmente incriminati, il primo a Los Angeles e il secondo a Boise, con 15 capi d’imputazione per istigazione a crimini di odio, istigazione all’omicidio di funzionari federali e cospirazione per aver fornito sostegno materiale ai terroristi. Nel loro mirino c’erano molti senatori e magistrati federali.
Secondo l’atto di accusa, Humber e Allison hanno utilizzato la compiacente piattaforma criptata di Telegram per promuovere la loro ideologia suprematista bianca. Solo qualche settimana fa, il CEO del social media, Pavel Durov, è stato arrestato a Parigi con l’accusa da parte delle autorità francesi di permettere la pubblicazione sulla sua piattaforma di contenuti razzisti che istigano alla violenza.
Il Terrorgram Collective è al centro del Movimento Internazionale Neonazista Accelerazionista, la frangia più estrema ed esplicita del suprematismo bianco, che sostiene la violenza per distruggere la società democratica in modo che al suo posto possa essere costruito un mondo composto da soli bianchi. Il collettivo è internazionale, produce audiolibri, podcast e video nella speranza di motivare all’odio altri killer in tutto il mondo affinché possano possano ispirarsi alle gesta di Brenton Tarrant, il killer di Christchurch, in Nuova Zelanda, che ha ucciso 51 musulmani in due moschee; o di Patrick Wood Crusius che a El Paso, in Texas, ha ucciso 22 ispanici in un supermercato Walmart; o di Robert Gregory Bowers di Pittsburgh, che ha ucciso 11 ebrei in una sinagoga; oppure di Payton Gendron che ha ucciso 10 afroamericani in un supermercato di Buffalo.
Leaders of Transnational Terrorist Group Charged with Soliciting Hate Crimes, Soliciting the Murder of Federal Officials, and Conspiring to Provide Material Support to Terrorists
🔗: https://t.co/LinF7suA5k pic.twitter.com/xKOrkqQn3b
— U.S. Department of Justice (@TheJusticeDept) September 9, 2024
Ma non sono solo i movimenti neonazisti a cercare di distruggere la democrazia in America. Da Mosca vengono cosparsi altri veleni nel tentativo di acutizzare la già profonda divisione ideologica influenzando le elezioni di novembre.
Nei giorni scorsi, il Dipartimento della Giustizia ha accusato la Russia di aver pubblicato materiale online per diffondere disinformazione negli Stati Uniti e influenzare le elezioni presidenziali. Gli inquirenti federali hanno accusato due dipendenti russi di RT, Russia Today, la televisione di Stato, di aver investito 10 milioni di dollari per far circolare notizie false negli Stati Uniti. Nella stessa operazione sono stati chiusi trentadue domini internet e accusate le compagnie russe Social Design Agency, Structura National Technology e Ano Dialog di essere coinvolte nel piano.
Secondo gli atti depositati, Russia Today ha lavorato con Tenet Media, una compagnia del Tennessee sui contenuti online. Tra i commentatori della piattaforma americana ci sono personalità di destra come Benny Johnson, Tim Pool e Dave Rubin, che insieme hanno un totale di 6 milioni di follower su Youtube. Tra l’altro Donald Trump è stato intervistato da Pool nel suo podcast lo scorso maggio. Tutti e tre hanno preso le distanze dichiarando di essere vittime della “manipolazione russa”.
Ad alcuni dei commentatori MAGA era stato detto che il progetto era finanziato da un certo Eduard Grigoriann, che, secondo il Dipartimento della Giustizia, era un agente russo che ha offerto 2 milioni di dollari l’anno per collaborare. I fondatori americani di Tenet Media, la popolare influencer Lauren Chen e il marito Liam Donovan, non sono nominati nell’incriminazione. Youtube ha fatto sapere di aver eliminato il canale di Tenet Media e tutti gli account associati a Chen.
Il sito di notizie conservatore The Blaze, che in precedenza aveva assunto Chen, l’ha licenziata in seguito all’incriminazione. Turning Point USA, uno dei siti web della destra americana che ha promosso molti degli influencer impiegati da Tenet Media, ha tentato di nascondere i suoi legami con Chen dopo le indagini federali.
La scorsa settimana, il podcaster sostenitore di Trump, Dan Bongino, ha utilizzato una parte del suo programma audio per mettere in guardia altri influencer di destra sulle “persone che lavorano con gli agenti federali”, sostenendo che potrebbero essere “intrappolati” nell’indagine del Dipartimento di Giustizia dopo che è stata resa pubblica una dichiarazione giurata di altre indagini federali parallele in cui si afferma che un’agenzia sostenuta dal Cremlino aveva nel mirino quasi 600 influencer americani per una operazione di manipolazione elettorale online negli Stati Uniti.