Il Congresso degli Stati Uniti torna a riunirsi oggi, lunedì, dopo la pausa estiva, e già si preannuncia un’accesa battaglia di tre settimane sulla legge di spesa federale, con conseguenze significative sia per le elezioni di novembre sia per il prossimo presidente.
L’anno fiscale scade il prossimo 30 settembre. Molti repubblicani conservatori sono disposti a chiudere il governo (o a bluffare di essere pronti a farlo), mentre i più moderati temono che gli elettori li incolpino di non essere riusciti a mantenere il governo aperto.
Venerdì scorso, i leader repubblicani alla Camera hanno presentato un piano che prevede un finanziamento temporaneo di sei mesi, noto come “continuing resolution” (CR) – legato a una proposta di legge sostenuta dall’ex presidente Trump e dai conservatori più rigidi, che mira a introdurre requisiti più severi per la prova di cittadinanza necessaria propedeutica per registrarsi al voto. Il presidente della Camera, Mike Johnson, ha definito l’iniziativa come un “passo cruciale” per mantenere il Governo federale finanziato e “garantire l’integrità del processo elettorale”.
La proposta di estendere il finanziamento governativo fino a gennaio è vista da alcuni conservatori come un modo per evitare una massiccia legge di spesa di fine anno, che dovrebbe essere negoziata tra i leader dei due rami del Congresso
I democratici hanno invece duramente criticato il piano repubblicano. Shalanda Young, direttrice dell’Ufficio di Gestione e Bilancio della Casa Bianca, ha accusato i conservatori di sprecare tempo e di ignorare le necessità urgenti del Paese nei campi della difesa, dei veterani e delle comunità locali. I progressisti sollecitano piuttosto il Congresso a passare rapidamente una legge per mantenere aperto il governo e fornire finanziamenti d’emergenza per le necessità di disastri, come già fatto in passato con un ampio consenso bipartisan.
Il dibattito è reso ulteriormente complicato dall’enorme deficit di bilancio di circa 3 miliardi di dollari che affligge il Dipartimento per i Veterani (VA). Il disavanzo è stato attribuito al PACT Act, una legge approvata con sostegno bipartisan nel 2022 che amplia l’assistenza sanitaria e i benefici per i veterani esposti alle fosse di combustione e ad altre sostanze tossiche.
La mancanza di coperture rischia in sostanza di provocare interruzioni nei pagamenti dei benefici a milioni di veterani e superstiti di guerra. Al Senato, tanto i repubblicani quanto i dem avevano sperato di approvare una legge per affrontare il deficit prima della pausa estiva, ma l’iniziativa si è arenata a causa di controversie su presunti malgoverni all’agenzia.
Venerdì, i repubblicani della Camera hanno intanto presentato un piano di finanziamento d’emergenza per affrontare il deficit, ma non è chiaro quando il nuovo progetto di legge sarà sottoposto al voto.