Il candidato dell’opposizione Edmundo González Urrutia ha lasciato il Venezuela e ottenuto asilo politico in Spagna per evitare l’arresto in patria. L’oppositore, che aveva rappresentato María Corina Machado nelle recenti elezioni presidenziali che Maduro sostiene di aver vinto senza tuttavia fornire i rendiconti elettorali, è stato prelevato sabato mattina da un aereo militare spagnolo in Repubblica Dominicana.
A confermarlo è stata la vicepresidente Delcy Rodríguez, che sui social media ha spiegato che la partenza dell’oppositore è stata resa possibile da un salvacondotto del Governo venezuelano per garantire “tranquillità e pace politica”.
La richiesta di asilo di González Urrutia è stata presentata come una sua spontanea iniziativa, sebbene siano insistenti le voci che suggeriscono che la concessione sia il frutto di negoziati che avrebbero coinvolto anche i fratelli Rodríguez, Delcy e Jorge, figure di primo piano nel cerchio magico di Nicolás Maduro – oltre all’influente mediazione dell’ex presidente spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero.
L’attuale leader di Madrid, Pedro Sánchez, ha definito González Urrutia un “eroe” durante il Comitato Federale del Partito Socialista, assicurandogli il supporto della Spagna e sottolineando che l’oppositore verrà protetto da ogni tentativo di attacco del regime chavista.
Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha precisato che l’uscita di González Urrutia è avvenuta su richiesta dell’oppositore e non per iniziativa spagnola. Albares ha sottolineato il “compromesso del Governo spagnolo con i diritti politici di tutti i venezuelani” e ha aggiunto che Madrid non riconoscerà la presunta vittoria di Maduro finché non saranno consegnate le prove elettorali.
Prima della sua partenza, González Urrutia aveva vissuto in segreto in una residenza dell’ambasciatore spagnolo a Caracas. L’ex oppositore, in passato un tranquillo pensionato, aveva accettato di candidarsi come rappresentante di María Corina Machado dopo che quest’ultima era stata inibita dalle elezioni per ragioni politiche. Le elezioni tenutesi il 28 luglio hanno visto la terza vittoria di fila di Nicolás Maduro, che si è rifiutato finora di fornire i conteggi ufficiali – ragion per cui l’opposizione e diversi Governi della regione (oltre agli USA) non hanno riconosciuto il risultato.
Gli attivisti dell’opposizione hanno al contrario diffuso risultati ufficiosi che dimostravano una sensazionale vittoria di González Urrutia. Il governo chavista ha risposto alle accuse reprimendo l’opposizione con arresti e persecuzioni. González Urrutia è stato accusato di cinque crimini legati alla sua candidatura, e la sua cattura era imminente.