Quando un fidanzamento si rompe l’anello donato come pegno d’amore dovrà essere restituito?
Ieri la Corte Suprema del Massachusetts è stata interpellata per rispondere a questa singolare domanda che vede al centro della disputa un gioiello Tiffany da 70.000 dollari.
Bruce Johnson e Caroline Settino si erano conosciuti in un bar di Boston e avevano iniziato a frequentarsi nell’estate del 2016. In breve tempo la coppia decide di fidanzarsi e a fine 2017 la proposta di matrimonio viene suggellata con il prezioso anello.
Tuttavia sorgono le prime incomprensioni. Johnson accusa la donna di essere verbalmente offensiva e di avere una relazione dopo aver trovato un messaggio della partener in cui scriveva a un altro uomo: “Il mio Bruce sarà in Connecticut per tre giorni. Ho un po’ di tempo per giocare”.
La relazione si infrange e nel 2018 inizia una battaglia legale per la restituzione del simbolo del loro amore. Nel 2021, la Corte Suprema di Brockton, in Massachusetts, stabilisce che Johnson aveva torto. I sospetti sulla fidanzata erano infondati ed essendo lui il responsabile della separazione non può pretendere la restituzione del dono.
L’uomo però non si arrende e presenta tramite i suoi legali un ricorso contro la sentenza che nel 2023 viene annullata. I giudici nelle motivazioni precisano: “L’esistenza o l’inesistenza di una relazione non era l’unico fattore nel caso, potrebbero esserci state altre solide ragioni per annullare la promessa”.
Ma Settino non si lascia intimorire dal nuovo verdetto e ripresenta a sua volta un altro ricorso “per principio”. Continua a sostenere che l’anello fosse un regalo, datole con “la ricevuta”.
Ai giudici ora verrà chiesto di pronunciarsi non solo sulla riassegnazione del Tiffany, ma anche di modificare la legge dello Stato sulla restituzione dei pegni d’amore in caso di rottura.
La maggior parte dei tribunali americani stabilisce che coloro che regalano un anello di fidanzamento hanno diritto a riaverlo indietro purché lo scioglimento del legame non sia imputabile alla loro volontà.
Recentemente però, alcuni stati tra cui New York e Pennsylvania, trattano il “sigillo” di fidanzamento come un “dono condizionale” che dovrebbe essere restituito al donatore se la relazione si interrompe prima del matrimonio, indipendentemente dalla colpa.
Nel Regno Unito, viene invece considerato un “regalo assoluto”, a meno che non ci siano condizioni poste dal donatore, il destinatario dell’anello ha generalmente il diritto di tenerlo.