Sta facendo discutere la provocazione lanciata da Mark Cuban, vulcanico miliardario e volto noto del reality TV Shark Tank, che ha condiviso sui propri social media i risultati di un sondaggio condotto su X (ex Twitter) tra l’ex presidente Donald Trump e la vicepresidente Kamala Harris. La domanda non riguardava i loro indirizzi politici bensì la loro “persona e carattere”.
“Quale persona e carattere vorresti vedere nei giovani di domani?”, il quesito – in cui Trump ha trionfato con un sorprendente 68,9% dei voti, mentre Harris ha dovuto accontentarsi di un modesto 31,1%. La partecipazione è stata a dir poco notevole, con 804.173 voti totali.
Ma Cuban ha sottolineato un aspetto che lo ha lasciato perplesso – ossia la discrepanza tra il numero di voti espressi e le interazioni complessive registrate dall’analisi della piattaforma. Così il presidente dei Dallas Mavericks ha chiamato in causa direttamente Elon Musk, taggandolo in un post: “Ciao @elonmusk @nypost, come mai ci sono stati 804k voti per il sondaggio, ma solo 656k interazioni negli analytics?”
Cuban ha allegato uno screenshot in cui chiede proprio a “Grok”, un chatbot dotato di intelligenza artificiale, se rispondere a un sondaggio all’interno di un post di X conta come engagement per gli analytics del post. Affermativa la risposta di Grok, che non fa che confermare i dubbi numerici del magnate.
Hey @elonmusk @nypost , how come there were 804k votes for the poll , but only 656k engagements in the analytics ? https://t.co/N3cnV7WgtA pic.twitter.com/FfRS4y65O8
— Mark Cuban (@mcuban) September 1, 2024
La domanda rivela in realtà dubbi assai più ampi sull’integrità della piattaforma social sotto la guida di Musk, che ha apportato numerose e spesso controverse modifiche a X da quando ne ha preso il controllo nel 2022. Tra licenziamenti di massa, sospensioni temporanee di giornalisti e il ritorno di utenti precedentemente banditi, la svolta più discussa è stata forse proprio l’introduzione di “Grok,”, che è già finio al centro di polemiche per la diffusione di disinformazione, in particolare durante la campagna elettorale 2024.
All’inizio di agosto, i segretari di stato di cinque Stati chiave hanno scritto una lettera a Musk in cui denunciavano che “Grok” avrebbe diffuso informazioni errate riguardo le scadenze elettorali, creando confusione tra milioni di elettori. Le falsità, ampiamente condivise su varie piattaforme, si sono inoltre misteriosamente moltiplicate dopo il ritiro di Biden e il suo endorsement a Harris.
“Poiché decine di milioni di elettori negli Stati Uniti cercano informazioni di base sul voto in questo importante anno elettorale, X ha la responsabilità di garantire che tutti gli elettori che utilizzano la vostra piattaforma abbiano accesso a una guida che rifletta informazioni veritiere e accurate sul loro diritto costituzionale al voto”, hanno scritto i segretari nella lettera, secondo quanto riportato dall’Associated Press.