Cape Canaveral, lungo la Space Coast in Florida, chiamata così da quando la NASA mandò gli astronauti nella storica missione sulla Luna alcuni decenni fa e, attorno alle palme, sono stati costruiti chilometri di rampe di lancio, è adesso sede per l’ambizioso progetto spaziale di SpaceX di Elon Musk.
È proprio da questo sito che la compagnia di Musk vuole lanciare lo Starship, il razzo spaziale alto 121,3 metri con una massa al decollo di 5.000 tonnellate, il più grande e potente mai costruito dall’uomo. L’obiettivo è conquistare Marte. Per farcela l’ideale sarebbe far partire il razzo almeno due volte al mese arrivando a un massimo di 44 lanci all’anno sfruttando una rampa della NASA, secondo quanto riportato dalla Federal Aviation Administration (FAA).
Ma la Space Coast è anche una zona abitata dalla fauna locale, da coltivatori, pescatori commerciali, allevatori e residenti che affermano di essere molto preoccupati per il progetto e in particolare per il dominio che SpaceX eserciterebbe su infrastrutture, ambiente e risorse. Anche i piloti di linea si oppongono ai lanci dello Starship in quanto creerebbe problemi allo spazio aereo bloccandolo per ore.
Lo scorso 12 giugno a Cape Canaveral decine di residenti si sono radunati nella sala conferenze di un hotel su Astronaut Boulevard per assistere alle argomentazioni presentate dalla FAA, dalla NASA e da altre agenzie governative sull’impatto del programma Starship. Diversi gruppi ambientalisti preoccupati hanno risposto sollevando dubbi circa l’impatto negativo del progetto del lancio dello Starship sulle popolazioni di uccelli costieri e tartarughe che dipendono dalla laguna e dalle zone umide per l’habitat e la nidificazione, considerando anche l’enorme livello di emissioni nocive emesse per ogni lancio.
Nello stesso contesto anche Dennis Mayo, un residente del luogo, ha detto di essere preoccupato per l’impatto ambientale sulla laguna dell’Indian River, uno degli ecosistemi di estuario più diversificati degli Stati Uniti. Mayo trascorre il suo tempo da pensionato facendo kayak e scattando fotografie del posto. Protebbe verificarsi il deflusso delle centinaia di migliaia di litri d’acqua che la FAA afferma saranno necessari per impedire che la rampa di lancio si incenerisca durante i lanci. “Voglio sapere quali sostanze chimiche ci sono e quali finiranno nella laguna”, ha detto Mayo preoccupato.
Anche altri residenti hanno protestato riguardo al rumore assordante e alle vibrazioni potenti del razzo che avrà ben 35 motori di spinta che sprigioneranno ben oltre 10.000.000 di kg forza al decollo. “Ciò equivale più o meno alla spinta di 160 aerei Boeing 787 che decollano simultaneamente proprio dalla stessa posizione”, secondo il professore di fisica della Brigham Young University, Kent Gee, che studia gli impatti dei razzi sugli esseri umani e sull’ambiente.