Il suo debutto come vicepresidente non ha riscosso il successo che Donald Trump scegliendolo aveva sperato. Dall’altra parte, invece, l’autobiografia di JD Vance, Elegia Americana, pubblicato da Harper Collins a giugno 2016 ed edito in Italia da Garzanti, è schizzato in cima alla classifica dei bestseller di Amazon– di nuovo – dopo la sua candidatura a fianco del candidato repubblicano. Dal 15 luglio, data dell’incoronazione alla Convention di Milwaukee, in Wisconsin, il libro ha venduto oltre 750 mila copie in tutti i formati.
Alla fine della Convention, i cartacei venduti erano già 200 mila e anche gli audiolibri (con la voce narrante proprio di JD Vance) avevano cominciato ad aumentare. Un articolo di Newsweek del 25 luglio riporta che il numero era cresciuto fino a 500 mila. Harper Collins ha confermato al New York Times e a Newsweek che sono state ristampate centinaia di migliaia di copie per cercare di soddisfare la domanda che, da quasi tre settimane, rimane alta e costante, arrivando a un totale di oltre 3 milioni di libri venduti dalla data di pubblicazione nel 2016.
In Elegia Americana, da cui è stato tratto anche un film (2020) con la regia di Ron Howard e che ha riscosso un successo analogo, JD Vance ripercorre la sua vita riportando una realtà estremamente cruda e veritiera sotto molti punti di vista. L’infanzia povera e difficile a Middletown, una piccola cittadina dell’Ohio, cresciuto in una famiglia della classe medio-bassa operaia, la cui madre era un’ex alcolista ed ex tossicodipendente. Le estati nella natura del Kentucky. Poi la laurea in giurisprudenza alla Yale Law School e il successo come venture capitalist nella Silicon Valley. E ancora, l’inizio della sua carriera politica come senatore del suo Stato natale.