A margine del Consiglio europeo di Bruxelles che definisce gli incarichi cruciali dei prossimi cinque anni, e all’indomani dall’apertura dei negoziati di adesione di Kiev all’Ue, il gigante europeo e l’Ucraina hanno firmato nuovi accordi di sicurezza che prevedono l’erogazione di altri 1,9 miliardi di euro a vario titolo – non solo militare – che si aggiungono ai precedenti stanziamenti. La cerimonia della firma si è svolta tra il presidente del Consiglio europeo Charles Michel – che dovrebbe cedere il posto al portoghese socialista Antonio Costa – , la presidente della Commissione Ursula von der Leyen – che dovrebbe essere riconfermata – e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“L’Ue – scrive su X Michel – firma impegni di sicurezza con l`Ucraina. Questi impegni aiuteranno l`Ucraina a difendersi, a resistere alla destabilizzazione e a scoraggiare futuri atti di
aggressione. Una prova concreta dell’incrollabile determinazione dell’Ue a sostenere l’Ucraina a lungo termine”.
“Caro Zelensky – scrive Ursula von der Leyen – l’apertura dei negoziati di adesione è stato un momento storico. Troverete il posto che vi spetta nella nostra Unione. Oggi eroghiamo nuovi 1,9 miliardi di euro nell`ambito dello strumento per l`Ucraina, per far funzionare lo Stato mentre combatte per la libertà”.
L’accordo non è un patto di difesa reciproca, ma formalizza l’impegno europeo nei confronti dell’Ucraina. La parte relativa agli aiuti militari sottolinea la continua fornitura di equipaggiamento sia “letale” che “non letale”. Il Fondo di assistenza per l’Ucraina, concordato dai paesi Ue nel mese di marzo, stanziava 5 miliardi di euro con la possibilità di aumentare la cifra fino all’anno 2027. Altri aspetti della cooperazione riguardano l’addestramento militare, l’industria della difesa, la protezione dello spazio cibernetico, le immagini satellitari, la lotta alla disinformazione, la sicurezza energetica e lo sminamento del Paese. L’accordo cita anche i proventi degli asset russi congelati nell’Unione che dovrebbero essere usati per aiuti militari: si tratta di circa 3 miliardi di cui Kiev dovrebbe fra poco ricevere la prima tranche.
Zelensky, che ha anche firmato altri due accordi bilaterali sulla sicurezza con Estonia e Lituania, vuole un nuovo vertice internazionale sulla pace nel suo paese dopo quello di metà giugno in Svizzera. “Dobbiamo preparare un piano e metterlo sul tavolo nei prossimi mesi” ha detto, specificando però di non avere intavolato alcuna trattativa con l’invasore russo. “Non c’è molto tempo perché i feriti in battaglia e fra i civili sono molti; non vogliamo avere altri anni di guerra, vogliamo preparare un piano comune e metterlo sul tavolo per il secondo vertice di pace”.