Circa 175 anni dopo avergliela sottratta, gli Stati Uniti potrebbero restituire alla tribù dei Prairie Band Potawatomi Nation una terra di otre 600 ettari nell’Illinois, ad ovest di Chicago. Questo appezzamento venne venduto nel 1848 dal governo americano ai coloni bianchi, che approfittarono dell’assenza di Shab-eh-nay, il capo del gruppo dei nativi, e di altri membri di spicco della comunità, recatisi in Kansas per fare visita ai loro cari.
Per sdebitarsi con gli abitanti della Prairie Band Potawatomi Nation, l’Illinois restituirà loro un nuovo parco di 607 ettari che prenderà il nome proprio dallo storico leader della tribù, presso la Shabbona Lake State Recreation Area. Lo Stato continuerebbe a provvedere alla sua manutenzione, mentre i nativi affermano di voler mantenere l’area verde così com’è.
In realtà, non si tratta dello stesso terreno che gli Stati Uniti sottrassero a Shab-eh-nay. I confini della riserva originaria, ora comprendono centinaia di acri di terreno di proprietà privata, un campo da golf e una riserva forestale della contea. Nessuno contesta che il territorio di Shab-eh-nay venne venduto illegalmente e che appartenga ancora ai Potawatomi. Una nota del Dipartimento degli Interni del luglio 2000, ha giudicato valida la rivendicazione dei nativi e ha respinto le contestazioni dei funzionari dell’Illinois dell’epoca, affermando: “Sembra che i funzionari statali stiano lottando con il concetto di avere una riserva indiana sul posto”.
Il deputato democratico Will Guzzardi, che ha sponsorizzato la legge per il trasferimento del parco statale, ha dichiarato che si tratta di una concessione significativa per i Potawatomi. “La tribù ha offerto un compromesso”, ha spiegato Guzzardi, “hanno detto ‘prenderemo l’intero parco e rinunceremo alle nostre rivendicazioni sui terreni privati e sui terreni della contea. È un accordo migliore per tutte le parti coinvolte”.
L’idea ha ottenuto l’approvazione del Senato negli ultimi giorni della sessione legislativa primaverile. Ma un intoppo alla Camera ne ha impedito il passaggio. I sostenitori del progetto cercheranno di far approvare la misura a novembre. L’elemento chiave della proposta è un accordo di gestione tra la tribù e il Dipartimento delle risorse naturali dell’Illinois. Lo stesso “Zeke” Rupnick, pronipote di Shab-eh-nay, ha detto che il gruppo ha bisogno dell’aiuto dello Stato per mantenere il parco.
Tuttavia, alcuni residenti della zona hanno storto il naso dinanzi all’accordo tra la tribù ed il governo locale. In molti, infatti, temono che i nativi possano costruire in zona nuovi hotel o nuovi casinò, attirando così la curiosità di più turisti, che potrebbero turbare la tranquillità del luogo.