Quasi 17.000 soldati filippini e statunitensi hanno dato il via lunedì a un’esercitazione militare congiunta della durata di tre settimane, che quest’anno si svolge eccezionalmente nelle isole Batanes, un arcipelago di piccole isole nel Mar Cinese Meridionale delle quali una sola è abitata, ad appena 200 chilometri a sud di Taiwan.
Da tempo si sospetta che Washington voglia costruire un porto in una di queste isole che si snodano nello spazio d’acqua fra le Filippine e Taiwan, come possibile rampa di lancio per una difesa dell’isola indipendente in caso di invasione cinese.
“Le esercitazioni in questi luoghi avvengono sulla base dell’ordine internazionale e del diritto internazionale e nell’ambito dei vostri diritti e responsabilità sovrani. Stiamo conducendo esercitazioni normali”, ha dichiarato in un briefing il generale di divisione William Jurney, direttore dell’esercitazione Balikatan.
Oltre a Stati Uniti e Filippine, anche Australia e Francia partecipano ad alcune esercitazioni. Quattordici Paesi, tra cui Corea del Sud, Giappone, India, Thailandia, Nuova Zelanda e Germania, vi prendono invece parte come osservatori.
Da anni vanno avanti aspre dispute territoriali tra Pechino e molti Paesi del Sud-Est asiatico che vedono come sfondo proprio il Mar Cinese Meridionale. La Cina rivendica la sovranità sulla maggior parte dello strategico corso d’acqua che vale oltre 3.000 miliardi di dollari di commercio annuale via nave, comprese parti di territorio reclamate da Filippine, Vietnam, Indonesia, Malesia e Brunei. Nel 2016, tuttavia, la Corte permanente di arbitrato ha dichiarato che le rivendicazioni della Cina non avrebbero alcuna base giuridica.
Dallo scorso anno, in particolare, la Marina del Dragone è stata protagonista di una escalation politico-militare contro le Filippine. La disputa concerne soprattutto la cosiddetta Seconda Secca di Thomas, un isolotto disabitato situato nella zona economica esclusiva delle Filippine – che la presidia militarmente dal 1999. Il territorio fa parte di quelle che a livello internazionale sono note come Isole Spratly, che a detta di Pechino sono di sovranità cinese. Negli ultimi mesi la disputa ha comportato diversi atti di sabotaggio da parte del Dragone, che finora ha impiegato cannoni ad acqua contro imbarcazioni civili (principalmente di pescatori) e militari di Manila.
All’inizio del mese, Joe Biden ha ospitato a Washington un vertice trilaterale con i leader di Filippine, Ferdinand Marcos Jr., e Giappone, Fumio Kishida, incentrato proprio sulle crescenti tensioni nel Mar Cinese Meridionale e sui modi di contrastare l’espansionismo cinese.
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