A Grand Rapids, Michigan, il candidato repubblicano Donald Trump non ha perso l’occasione per criticare duramente, ancora una volta, il presidente Joe Biden, prossimo avversario alle elezioni di novembre. In particolare, nel corso dell’evento pubblico in Michigan, il tycoon si è soffermato sul delicato tema dell’immigrazione, e lo ha fatto utilizzando i suoi soliti toni apocalittici e violenti, che avevano già generato indignazione alcuni giorni fa, quando l’ex presidente aveva parlato di “bagno di sangue” qualora dovesse perdere nuovamente le elezioni.
Stavolta, per attaccare il “rivale” democratico, Trump ha dunque deciso di parlare dei richiedenti asilo e delle difficilissime condizioni venutesi a creare lungo il confine statunitense, indicando l’attuale inquilino della Casa Bianca come il principale responsabile di tutta questa situazione.

Il tycoon ha infatti affermato: “L’immigrazione sta distruggendo il nostro Paese. Ogni Stato è ora uno Stato di confine, ogni città è ora una città di confine, perché Joe Biden ha portato la carneficina, il caos e le uccisioni da tutto il mondo e le ha scaricate direttamente nei nostri cortili. E’ una cosa molto brutta. Finirà il giorno del mio insediamento, che sarà il 20 gennaio”.
Nel corso del suo intervento, Trump, dichiaratosi ancora una volta non colpevole di tutti gli illeciti imputatigli negli ultimi mesi, ha inoltre attaccato i migranti giunti illegalmente negli USA, utilizzando parole durissime nei loro confronti. Il leader di MAGA ha infatti definito come “animali” i richiedenti asilo che sono stati accusati per aver commesso crimini, dichiarando inoltre di non voler contrarre “malattie” da coloro che attraversano senza autorizzazioni il confine meridionale degli States.
Il candidato del GOP ne ha poi approfittato per elencare i vari reati che hanno commesso alcuni di questi richiedenti asilo, utilizzando spesso la definizione di “criminalità degli immigrati”. Trump ha inoltre sfruttato la conferenza per parlare della morte di Ruby Garcia, 25enne di Grand Rapids, uccisa, secondo i funzionari di frontiera, da un immigrato proveniente dal Messico.

“Ruby era una bellissima giovane donna, che è stata uccisa selvaggiamente da un criminale straniero illegale”, ha spiegato il tycoon, elencando poi altri casi simili, “I democratici dicono ‘per favore, non chiamateli animali, sono esseri umani’. No, sono animali”.
Il leader di MAGA ha infine concluso: “Da presidente, fermerò il saccheggio, lo stupro ed il massacro delle nostre periferie, delle città e dei nostri paesi. Sigillerò il confine e inizierò la più grande operazione di deportazione interna nella storia degli USA”.
Tuttavia, nonostante gli scenari apocalittici descritti dal tycoon in Michigan, i dati registrati negli ultimi tempi dimostrano che in realtà la criminalità è un fenomeno maggiormente diffuso tra i cittadini statunitensi che tra i nuovi arrivati; per di più, il numero di episodi violenti è addirittura diminuito rispetto a quando lo stesso Trump sedeva presso lo Studio Ovale della Casa Bianca.