Altra storia dell’orrore dal fronte della pena di morte. L’esecuzione del serial killer Thomas Eugene Creech nell’Idaho è stata interrotta e rimandata dopo che gli addetti all’iniezione letale non sono riusciti a trovare nel corpo del condannato delle vene in grado di far circolare il cocktail letale. Nel Texas, nel penitenziario statale di Huntsville, invece, l’esecuzione di Ivan Cantu è avvenuta senza problemi, nonostante i numerosi appelli di personalità della politica, di Hollywood e della Chiesa.
L’esecuzione di Creech doveva avvenire questa mattina alle 10 ora locale. E’ stata interrotta dopo 50 minuti di tentativi. Gli addetti all’iniezione hanno cercato vene adatte sia nelle braccia che nelle gambe che nei piedi di Creech, senza successo.
L’avvocato di Creech ha subito fatto ricorso, sostenendo che “il tentativo di esecuzione malriuscito dimostra l’incapacità (del dipartimento carcerario dell’Idaho) di eseguire un’esecuzione umana e costituzionale”. Questa sarebbe stata la prima esecuzione nell’Idaho da12 anni a questa parte. Tutti gli addetti all’iniezione erano volontari, la loro identità è tenuta segreta.
Creech, 73 anni, è stato condannato per cinque omicidi, di cui tre in Idaho, ed è sospettato di molti altri. E’ in prigione da 50 anni. Era stato inizialmente condannato all’ergastolo, quando nel 1981 ha ucciso un suo compagno di cella, omicidio per cui ha ricevuto la pena di morte.
Secondo uno dei testimoni dell’esecuzione, quando Creech è stato portato nella sala finale, ha girato il volto verso il piccolo gruppo di funzionari presenti e ha detto “I am sorry”, “Mi dispiace”. Poi si è rivolto ai membri della sua famiglia e ha bisbigliato “I love you”.
Durante l‘esecuzione, fuori dal carcere un gruppo contrario alla pena di morte si è riunito per pregare e cantare inni religiosi. Vari appelli sono stati fatti per salvare Creech dall’essere giustiziato, e tutti sottolineavano come negli anni di carcere fosse cambiato e si fosse pentito. Le stesse guardie carcerarie hanno realizzato con lui un rapporto amichevole, e Creech ha anche sposato la madre di uno dei secondini. Ma l’ultimo appello alla Corte Suprema presentato dall’avvocato poche ore prima dell’appuntamento con il boia era stato rigettato.
Vari appelli erano stati fatti anche per tentare di salvare Cantu, in Texas. Cantu era stato condannato per l’omicidio del cugino James Mosqueda, 27 anni, e della sua fidanzata Amy Kitchen, 22 anni, avvenuto nel novembre 2000, per motivi di droga. Il suo avvocato, Gena Bunn ha sostenuto di aver trovato nuove prove che puntavano sulla sua innocenza, ma due tribunali d’appello non le hanno giudicate sufficienti a riaprire il caso, mentre Il procuratore distrettuale della contea di Collin, Greg Willis, il cui ufficio aveva condannato Cantu, ha dichiarato che le prove presentate al processo dimostravano senza dubbio che Cantu aveva commesso gli omicidi. “Rimango pienamente convinto che Ivan Cantu abbia brutalmente ucciso due vittime innocenti nel 2000”, ha dichiarato Willis.