Re Carlo III d’Inghilterra e la regina Camilla sono in Kenya per una visita di Stato di quattro giorni, fra molte richieste di scuse per il passatodell’impero britannico nel paese che tuttora fa parte del Commonwealth, l’organizzazione delle ex colonie britanniche che raduna 56 paesi.
Il sovrano ha deposto una corona di fiori sulla tomba del milite ignoto nei Giardini della Libertà di Nairobi, accompagnato dal presidente del Kenya, William Ruto. La stampa di Londra presenta questo viaggio come l’occasione per guardare al futuro. Ma in Kenya i cittadini sono divisi fra curiosità e risentimento.
Ci sono ancora truppe britanniche in Kenya nella base di Nanyuki, a 200 chilometri da Nairobi; i soldati britannici sono stati accusati negli anni di stupri e omicidi. La base fornisce lavoro e sostegno ai locali, ma i soldati britannici sono stati accusati negli anni di stupri e omicidi. Sono anche molti i kenyani mutilati dalle munizioni inesplose. E poi c’è gente come Rose Wanjiku, la cui sorella Agnes scomparve e fu ritrovata morta nel 2012; si dice che a ucciderla sia stato un soldato della Corona. Brutti ricordi, ma “Non vorrei che la base fosse chiusa perché è stata una persona solo a causare il problema” dice, “non tutti; abbiamo gente che lavora lì e se li cacciano ci sarà meno lavoro per i residenti”.
A Nairobi i pullman del convoglio reale sono stati decorati da artisti locali.
“Sono molto contento” dice un autista, Paul Gitau “so che il Kenya ci guadagnerà molto e anche noi kenyani siamo contenti perché è la prima volta che vediamo un re in Kenya”.
“Non sono particolarmente colpita” dice Furaha Mwangangi, lavoratrice precaria. “La vita è molto dura, non posso eccitarmi per questa visita, ma che venga a vedere il Kenya e venga a vede cosa succede. lo schifo che viviamo qui e il colonialismo che non è finito ancora, questo dovrebbe cambiare”.
Altri ricordano i tumulti che portarono all’indipendenza, e gli espropri di terra a favore dei britannici. Oggi i due paesi sono buoni partner commerciali con un interscambio pari a circa 1,2 miliardi di sterline l’anno. Per il Daily Mail, la visita di Re Carlo sarebbe la prima tappa di una “Missione per salvare il Commonwealth”.