Più di un americano su 10 fa fatica a mettere il piatto a tavola tutti i giorni.
È quello che emerge da un rapporto pubblicato mercoledì dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), secondo cui il 12,8% delle famiglie – ovvero 17 milioni di nuclei familiari – ha faticato a trovare cibo a sufficienza nel 2022, rispetto al 10,2% (13,5 milioni di famiglie) del 2021.
Secondo lo studio, più di 13 milioni di bambini – pari al 18,5% della popolazione infantile del Paese – vivono in famiglie con insicurezza alimentare nel 2022. E la situazione è ancora più drammatica per quasi 7 milioni di famiglie che si trovano in condizioni di gravissima sicurezza alimentare, il che significa che il più delle volte vengono saltati uno o più pasti al giorno.
Il dato dell’ultimo anno è in netta controtendenza rispetto al trend generale degli ultimi 11 anni, durante i quali la paga della fame negli USA era stata gradualmente ridotta. A rovinare gli sforzi, secondo gli esperti, sembrano essere stati gli effetti della pandemia sull’economia, ossia principalmente l’inflazione galoppante e la cessazione dei sussidi governativi.
“Il rapporto ci ricorda le conseguenze della riduzione della nostra rete di sicurezza”, ha dichiarato il segretario all’Agricoltura Tom Vilsack in un comunicato.
Ma non è finita qui, avvertono le associazioni anti-fame: la situazione potrebbe diventare ancora più allarmante nel giro di poche settimane, qualora il Congresso non riuscisse ad evitare lo shutdown federale.