Hamas ha rilasciato due cittadine statunitensi, una madre e sua figlia, che erano prese in ostaggio. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha confermato il loro rilascio, dichiarando che le donne, che si chiamano Judith Tai Raanan e Natalie Shoshana Raanan, sono attualmente “in procinto di lasciare Gaza”. Si tratta della prima restituzione di persone catturate durante le incursioni dell’7 ottobre, il cui numero totale supera i 200.
“Oggi abbiamo ottenuto un risultato straordinario – ha detto Joe Biden – I nostri concittadini hanno sopportato una terribile prova negli ultimi 14 giorni e sono felicissimo che presto si ricongiungeranno con la loro famiglia, che è stata devastata dalla paura. Questi individui e la loro famiglia avranno il pieno sostegno del governo americano mentre si riprenderanno e guariranno, e dovremmo tutti rispettare la loro privacy in questo momento”.
Il presidente ha poi ringraziato i governi di Qatar e Israele per la loro collaborazione nell’operazione, sottolineando come gli Stati Uniti abbiano lavorato “24 ore su 24”. “Come ho detto a queste famiglie quando ho parlato con loro la scorsa settimana, non ci fermeremo finché non riporteremo a casa i loro cari. Come presidente, non ho priorità superiore della sicurezza degli americani prigionieri in tutto il mondo”.
Poco dopo, Biden ha anche comunicato di aver parlato con le due donne: “Ho fatto sapere loro che il loro governo le sosterrà pienamente. Jill e io continueremo a tenere nel cuore tutte le famiglie degli americani scomparsi”.
Anche il segretario di Stato Antony Blinken ha accolto con gioia la notizia, condividendo “il sollievo che le loro famiglie, amici e cari stanno provando”.
“Ma ci sono ancora altri 10 americani dispersi in questo conflitto”, ha continuato Blinken, aggiungendo che sono tra i circa 200 cittadini di vari paesi detenuti a Gaza, tra cui uomini, donne, anziani e bambini. “Ognuno di loro dovrebbe essere rilasciato. Il lavoro urgente per liberare ogni singolo americano e per liberare tutti gli altri ostaggi continua”.