La California, per affrontare l’emergenza abitativa dei senzatetto che sono oltre 171.000 e rappresentano circa il 30% della popolazione statunitense, inizierà a costruire un primo gruppo di 1.200 minuscole case in un parco abbandonato a Sacramento.
Il governatore democratico Gavin Newsom, sotto pressione per risolvere il problema, aveva annunciato a marzo che le abitazioni sarebbero state previste anche in altre città dello Stato con un progetto analogo e sarebbero state consegnate entro l’autunno.
Il progetto, dal costo complessivo di 30 milioni di dollari, mira a sgomberare gli accampamenti dei senzatetto sorti principalmente dopo la pandemia, prevedendo la creazione di alcuni di soli 11 metri quadrati. Casette che possono essere assemblate in 90 minuti e con costi notevolmente inferiori rispetto ad altri tipi di sistemazioni. Negli ultimi anni sono stati spesi circa 30 miliardi di dollari per contrastare il fenomeno, ma con risultati ritenuti insoddisfacenti.
In base al nuovo piano, a Sacramento dovrebbero sorgere circa 350 case, a Los Angeles 500, a San Jose 200 e a San Diego 150, anche se a distanza di mesi dalla conferenza che le annunciava i lavori non sono ancora iniziati. L’amministrazione Newsom, dopo le polemiche, si è affrettata a chiarire che “lo Stato si sta muovendo con una velocità senza precedenti” sul progetto e che presto finalizzerà i contratti, con l’intenzione di iniziare i lavori nell’area individuata entro la fine dell’anno.

La zona comprenderebbe un parco di uffici abbandonati di 13 acri, oltre a un quartiere fieristico statale che in parte sarà destinato a un campus medico, un centro sanitario e altri servizi gestiti da WellSpace Health, un’organizzazione no profit.
Le strutture, che non saranno munite di troppi comfort, prevedono comunque riscaldamento e aria condizionata e hanno al loro interno un letto, un armadio e un tavolo, mentre i bagni e l’area Wi-Fi sono in comune.
“Quando si tratta di progetti come questo, non si può fare dall’oggi al domani”, ha aggiunto Hafsa Kaka, consigliere senior di Newsom. “Non c’è nessun ritardo. Stiamo continuando a lavorare.”
L’annuncio arriva un mese dopo la citazione in giudizio della città da parte del procuratore capo di Sacramento, che l’ha ritenuta incapace di gestire l’accoglienza (nel 2022 contava quasi 9.300 senza fissa dimora). Nel frattempo, anche la contea di San Jose è riuscita a ottenere un appezzamento di terreno di 7,2 acri di proprietà della Santa Clara Valley Transportation Authority per le 200 abitazioni previste, mentre non è ancora stato comunicato quando inizieranno le costruzioni a San Diego e Los Angeles, che già dispone di un villaggio aperto nel 2021.
In altre zone del Paese si stanno cercando soluzioni simili, considerando che circa 600.000 americani vivono ancora senza un riparo adeguato. In Colorado e Arizona, le soluzioni abitative delle “case minuscole” sono portate avanti principalmente da organizzazioni umanitarie e sono già una realtà consolidata, anche se prevedono regole e restrizioni comunitarie tali da far sentire, talvolta, i loro occupanti come dei carcerati.
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