Ha spento oggi 99 candeline l’ex presidente democratico Jimmy Carter, che dallo scorso febbraio è in trattamento palliativo domestico dopo aver rinunciato alle cure mediche per curare un grave cancro al fegato e al cervello.
Per festeggiare, la biblioteca Carter in Georgia ha organizzato un ricevimento pubblico, mentre a Washington è stata allestita una mostra di torte di legno sul prato nord della Casa Bianca.
I festeggiamenti alla Jimmy Carter Presidential Library & Museum di Atlanta sono stati anticipati a sabato (temendo lo shutdown – poi scongiurato in extremis – del Governo federale) e sono stati animati da torte, giochi, quiz e un camioncino. Nella capitale, invece, è stata esposta una torta di legno a tre piani con 39 candeline (in quanto 39° presidente USA) e decorazioni con i colori della bandiera americana.
Carter, nato il 1° ottobre 1924, ha superato in longevità qualsiasi altro presidente della storia americana. Grazie alle sue attività umanitarie successive alla presidenza, il politico dem – che dal 1971 al 1975 era stato governatore della Georgia – ha ottenuto il Premio Nobel per la pace nel 2002.
Nonostante le condizioni di salute terminali, una settimana fa l’ex presidente ha deciso di partecipare assieme alla moglie Rosalynn Carter, affetta da demenza, alla festa annuale delle arachidi tenutasi nella loro città natale di Plains, in Georgia.
Il nipote di Carter, Jason, ha recentemente dichiarato al New York Times che suo nonno ha crescenti limiti fisici e sta “arrivando alla fine”, ma è “in pace” a casa e con sua moglie.
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