Licenziata dalla scuola dopo aver fatto leggere alla sua classe delle medie un adattamento illustrato del diario di Anna Frank. È questa la storia di un’insegnante del Texas che si è vista definire “inappropriata” dal distretto di Hamshire-Fannett per aver mostrato il libro scritto e disegnato da Ari Folman e David Polonsky.
“La lettura di questo contenuto cesserà immediatamente – ha scritto l’istituto ai genitori – L’insegnante comunicherà presto le sue scuse a voi e ai vostri figli, così come le ha espresse a noi”. Per poi aggiungere: “Come forse saprete, a seguito di preoccupazioni riguardanti le letture svolte in classe, un nuovo professore ha preso in carico la classe”.
Secondo quanto riportato da KFDM, agli studenti di terza media è stata mostrata una sezione della graphic novel in cui Anna Frank esprimeva pensieri sui propri genitali e sul fatto di voler vedere il seno di un’amica. Le discussioni sulla sessualità erano incluse nella versione originale del Diario di Anne Frank, ma furono poi eliminate nelle ristampe successive.
L’illustrazione in questione è già stata oggetto di controversie negli Stati Uniti. Tempo fa, una scuola superiore della Florida l’ha rimossa dal programma dopo che una sezione di Moms for Liberty, un gruppo di difesa estremista, ha contestato i contenuti sessuali del libro sostenendo che non raccontasse l’Olocausto in modo adeguato. Stessa sorte anche in un altro distretto del Texas, quello di Keller, dove il titolo inizialmente approvato è stato poi tolto dall’elenco dei testi obbligatori per gli studenti.
Nel 2021, il governatore repubblicano del Texas Greg Abbott ha firmato una legge che limiti i modi in cui gli insegnati posso trattare argomenti di razza e genere, vietando poi, nelle scuole dello stato, oltre 400 libri di testo. Clay Robison, portavoce dell’Associazione statale degli insegnanti del Texas, ha definito l’ultimo licenziamento un atto “preoccupante”.
“Nessun insegnante dovrebbe essere licenziato per aver portato il Diario di Anna Frank agli studenti delle scuole medie – ha detto – Gli educatori hanno il compito di raccontare la verità, tutta la verità”.
Robison ha aggiunto che molti insegnanti texani provano paura, rabbia e ansia nel dover affrontare le restrizioni in classe: “È un attacco politico alla verità. La nostra non è un’agenda woke, come vogliono far credere le persone che ci attaccano e che organizzano campagne contro di noi, e non è nemmeno un programma liberale. Si tratta semplicemente di verità, di cose realmente accadute e che vorremmo essere liberi di insegnare senza restrizioni”.
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