L’immagine di un gruppo di italiani che in Albania si dà alla fuga senza pagare dopo aver consumato in un ristorante è diventata virale.
Un episodio che ha messo in imbarazzo la premier Giorgia Meloni, in quei giorni in vacanza proprio insieme al primo ministro albanese Edi Rama. 80 euro sarebbe stato il conto totale: una mangiata da 20 euro a testa per i 4 truffatori.
In un’intervista a La Stampa, Rama ha raccontato che quando, durante il loro incontro a Valona, ha riferito l’episodio alla Meloni, “tutti ridevano. Lei ha fatto il muso e ha ordinato all’ambasciatore: ‘Vada subito a pagare il conto di questi imbecilli, per favore, e faccia un comunicato! L’Italia non può perdere di rispetto all’estero”.
Il conto così è stato subito saldato e in Italia sono scoppiate le polemiche. “La Meloni paga con i soldi dello Stato la cena di quattro turisti fuorilegge”, hanno detto in molti.
Poco fa, Meloni è intervenuta personalmente per spiegare la questione, raccontando di aver tirato fuori di tasca propria i soldi con cui è stato ripagato il debito.
“Mentre mi trovavo in Albania – ha scritto il Presidente del Consiglio – il Primo Ministro Rama mi racconta la storia di 4 italiani che in un ristorante del posto erano scappati senza pagare il conto. Il ristoratore, dopo che le immagini della fuga erano diventate virali, aveva detto che era comunque felice perché i nostri connazionali avevano mangiato bene ed erano rimasti contenti.
Mi sono vergognata, perché l’Italia che voglio rappresentare non è una Nazione che fa parlare di sé all’estero per queste cose, che non rispetta il lavoro altrui, che pensa di essere divertente fregando gli altri. Allora ho deciso di chiedere all’ambasciatore di andare a saldare il conto, che ho pagato personalmente. Niente di che, infatti io non ne ho neanche dato notizia.
Eppure anche questo in Italia ha creato polemica, da parte di un’opposizione che evidentemente preferisce un’altra immagine dell’Italia. Me ne dispiace perché speravo che almeno su una cosa così banale si potesse essere tutti d’accordo”.