San Francisco è stata a lungo un centro di innovazione dei trasporti. È lì che è stato messo in funzione il primo sistema di funivia. È lì che gli ingegneri hanno costruito il ponte sospeso più lungo della sua epoca, il Golden Gate ed è lì che ora sta prendendo piede un nuovo orizzonte dei trasporti: le auto a guida autonoma.
Da giugno 2022, la California ha permesso a veicoli senza autista di prelevare passeggeri in un servizio che somiglia in tutto e per tutto a quello dei taxi. La prima azienda a ottenere il permesso per il programma pilota è stata Cruise, una filiale del gigante automobilistico statunitense General Motors. La seconda, approvata solo il mese scorso, è stata Waymo, una filiale di Alphabet Inc, la stessa società che possiede Google.
I veicoli senza conducente sono in realtà un progetto partito molto tempo fa: La General Motors ha presentato il suo concetto di auto guidate tramite “radiocomando automatico” già nel 1939, in occasione dell’Esposizione Universale di New York. È però negli ultimi anni che un numero crescente di vetture del genere hanno superato la fase di sperimentazione, trasferendosi sulle strade cittadine e affrontando tutte le variabili (pedoni, animali, maltempo e altri automobilisti) che possono presentarsi durante i tragitti.
Nonostante la convenienza (una corsa con taxi senza conducente di solito è più economica di una tradizionale corsa di Uber), Il lancio non è stato privo di intoppi. Nel 2018, un’auto a guida autonoma in Arizona ha colpito e ucciso una donna, diventando di fatto il primo decesso di un pedone causato da un veicolo senza pilota.
The California Public Utilities Commission voted on Thursday 3-to-1 in favor of Alphabet’s Waymo and General Motors’ Cruise to expand their self-driving taxi services to operate at all hours throughout San Francisco https://t.co/NyhN9ZO7dl pic.twitter.com/aDjOFva3x8
— Reuters Business (@ReutersBiz) August 11, 2023
Quest’estate, un rapporto della National Highway Traffic Safety Administration statunitense ha rilevato 130 incidenti che hanno coinvolto “sistemi di guida automatizzati” dal luglio 2021 al maggio 2022, anche se solo in un caso si sono verificate lesioni “gravi”. Ma le collisioni non sono l’unico ostacolo che le “flotte senza conducente” hanno dovuto affrontare: l’NHTSA ha anche annunciato l’avvio di un’indagine sulle segnalazioni di veicoli Cruise che si bloccano in mezzo al traffico.
Il quotidiano San Francisco Examiner ha riferito di un incidente avvenuto lo scorso luglio in cui ben 20 auto a guida autonoma si sono raggruppate in un singolo incrocio e fermate improvvisamente: Cruise ha dovuto inviare un gruppo di dipendenti per spostare i veicoli, che nel frattempo avevano causato lunghissime code.
Disagi che non hanno riguardato solo i semplici cittadini, ma anche le forze dell’ordine. A giugno, il capo dei vigili del fuoco della città Jeanine Nicholson ha dichiarato che questo tipo di tecnologia “non è pronta per il grande pubblico”, denunciando i molti casi in cui vetture Waymo e Cruise hanno bloccato la strada durante un’emergenza, o sono state trovate parcheggiate davanti all’uscita del deposito dei pompieri, impedendone il passaggio.
Pur dicendosi non contraria alla tecnologia in questione, Nicholson ha ricordato la necessità di “rimediare a ciò che ora non funziona, prima che queste tecnologie vengano utilizzate in tutta la città”. Pochi giorni prima del suo intervento, una macchina Cruise aveva bloccato una strada ostacolando l’intervento delle vetture d’emergenza durante una sparatoria.
.@Cruise car trying to go down a street while emergency services respond to a fire just now
if you’re in #sf right now, how are you feeling about the new regulation expanding AI taxi services in the bay area? pic.twitter.com/c4PKyZPG0T
— Zach Farley (@zachurey) August 12, 2023