Vittoria in Ohio per i sostenitori dell’aborto. Gli elettori hanno respinto una proposta che avrebbe reso più difficile la modifica della costituzione dello Stato a guida repubblicana, in un caso visto a livello nazionale come una prova del potere dei conservatori di opporsi alle cause liberali.
L’elezione speciale “Numero 1” – che ha unito i gruppi anti-aborto con gli oppositori di un aumento del salario minimo – era incentrata sulle proposte per aumentare il limite per approvare gli emendamenti costituzionali al 60% dei voti a maggioranza semplice.
Il voto è stato interpretato come un tentativo di contrastare un referendum previsto per novembre sulla codificazione del diritto all’aborto nella costituzione dell’Ohio. La questione in sé richiedeva solo una maggioranza semplice per essere approvata.
Si tratta dell’ennesima vittoria per i gruppi a favore dell’aborto, che hanno ottenuto una serie di successi in tutti e sette gli Stati dove, nei 14 mesi successivi alla sentenza della Corte Suprema contro la Roe v. Wade, i diritti all’aborto erano in votazione.
Il risultato dimostra quanto, su questo tema, tutti i principali sondaggi abbiano ragione: gli elettori americani sono in generale molto favorevoli alla tutela dell’aborto, un dato che i Democratici hanno messo al centro della campagna elettorale che lo scorso novembre gli ha consentito di mantenere il controllo del Senato e respingere l’ondata rossa alla Camera.
“Oggi – ha scritto Joe Biden in un comunicato – gli elettori dell’Ohio hanno respinto il tentativo dei legislatori repubblicani e degli interessi particolari di cambiare il processo di modifica costituzionale dello Stato. Questa misura era un palese tentativo di indebolire la voce degli elettori e di erodere ulteriormente la libertà delle donne di prendere le proprie decisioni in materia di salute. I cittadini dell’Ohio hanno parlato forte e chiaro e stasera ha vinto la democrazia”.