È stato presentato a Pompei il nuovo logo che sosterrà la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Unesco.
L’immagine, realizzata dagli allievi della Scuola della medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, rappresenta la mano di un cuoco che spadella alcune pietanze tipiche della cucina locale, insieme ai monumenti più iconici del Paese, simboli del territorio e personaggi della cultura, creando un percorso dinamico. Appena sotto la grande padella, vi è lo slogan “Io amo la cucina italiana”, con le due “O” a forma di cuore tricolore.
Il nuovo logo è stato svelato nel corso di una lunga cerimonia tenutasi presso lo splendido parco archeologico di Pompei: all’evento erano presenti il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, e l’amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico Francesco Soro.
Naturalmente, la decisione di presentare il logo a Pompei non è stata certo casuale: diversi affreschi ritrovati presso il sito archeologico locale, infatti, rappresentano alcune delle testimonianze più antiche della cucina italiana. La candidatura di quest’ultima a Patrimonio Immateriale dell’Unesco è stata promossa nello scorso marzo dall’Accademia italiana della Cucina, dalla Fondazione Casa Artusi e dalla rivista “La cucina italiana”, sostenute dal governo attraverso i ministeri dell’Agricoltura e della Cultura.

“Dietro ogni cibo, ogni ricetta c’è la storia del nostro Paese, ci sono contaminazioni, ricerca, evidenze di biodiversità”, ha dichiarato il ministro Lollobrigida nel corso dell’evento pompeiano. “C’è una filiera di capacità e professionalità unica e differente. E tutto questo va valorizzato, perché fa la differenza. Parlando della nostra cucina parliamo dell’Italia. Crediamo molto in questa candidatura. Abbiamo davanti a noi un percorso lungo due anni, fino al 2025, quando l’Unesco si pronuncerà sulla nostra richiesta. In questo periodo racconteremo al mondo la storia del nostro Paese”.
Approfittando della splendida cornice “offerta” dal parco archeologico, Lollobrigida ha inoltre aggiunto: “Pompei testimonia come la cucina italiana è sempre stata una eccellenza. I recenti ritrovamenti, ci suggeriscono che oggi, come in passato, il cibo e l’alimentazione sono tra i principali fattori che contribuiscono all’identità culturale dell’Italia nel mondo. Dobbiamo esserne orgogliosi e saper cogliere l’occasione di valorizzare questo straordinario patrimonio, per far crescere ancor di più le nostre imprese e la nostra amata nazione. Tengo a ringraziare tutte le persone che, con il loro lavoro e la loro passione, hanno reso possibile questo evento”.
“La nozione di bellezza riferita all’Italia non comprende soltanto il nostro patrimonio artistico, museale ed archeologico, ma tutte le nostre attività”, ha invece spiegato il ministro Sangiuliano, “la filiera enogastronomica, chiaramente, è parte integrante di questa bellezza italiana”.
La candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Unesco era stata ufficializzata a fine giugno. Al tempo, infatti, lo stesso ministro Lollobrigida, in compagnia del presidente dell’Istituto Commercio Estero, Matteo Zoppas, scelse il palco del prestigioso Summer Fancy Food di New York, una delle fiere alimentari più importanti al mondo, per annunciare la notizia ai media.