Nella giornata di ieri ricorreva l’Earth Overshoot Day 2023, ovvero il giorno in cui le risorse rinnovabili che il pianeta è in grado di produrre nell’arco di un anno si esauriscono definitivamente.
L’Overshoot day è calcolato dal Global Footprint Network, con l’utilizzo dei dati raccolti da National Footprint e Biocapacity Accounts. Sebbene manchino ancora quattro mesi alla fine del 2023, l’umanità ha già polverizzato le risorse che la natura è solita produrre in un anno. Ciò significa che gli 8 miliardi di abitanti che popolano la terra consumano in quantità eccessive, oltre le capacità di rigenerazione e riassorbimento del Pianeta. Negli ultimi 5 decenni, l’Earth Overshoot day continua a ricorrere sempre con largo anticipo rispetto alle date delle annate precedenti. Basti pensare che il primo EOD di sempre, calcolato nel lontano 1973, venne individuato nella giornata del 3 dicembre.
Sulla vicenda, in particolare, si sono espressi gli specialisti del WWF, che hanno spiegato: “Questa giornata arriva in un’estate di fuoco, dove le conseguenze della crisi climatica stanno flagellando sempre di più il nostro Pianeta, dal Nord America al Mediterraneo. Il persistente superamento porta a effetti sempre più evidenti, tra cui ondate di calore, incendi boschivi, siccità e inondazioni. Secondo l’ultima analisi del World Weather Attribution, infatti, le ondate di calore che nelle ultime settimane hanno attraversato l’Europa e gli Stati Uniti sarebbero state “virtualmente impossibili” senza il cambiamento climatico generato dall’uomo. Se il mondo non smetterà rapidamente di bruciare combustibili fossili, di deforestare, questi eventi diventeranno ancora più comuni e il mondo sperimenterà ondate di calore ancora più calde e di lunga durata”.
I portavoce dell’organizzazione hanno inoltre dichiarato: “A livello globale stiamo consumando l’equivalente di 1,7 Pianeti all’anno, cifra inquietante che dovrebbe salire fino a due pianeti entro il 2030, in base alle tendenze attuali. Negli ultimi 5 anni la tendenza sembra essersi assestata. Tuttavia, la riduzione del nostro “debito” nei confronti del Pianeta è ancora troppo lenta”.
Secondo il WWF, ci sarebbero delle soluzioni che potrebbero consentirci di “posticipare” l’Earth Overshoot day, come l’utilizzo di energia proveniente per il 75% da fonti rinnovabili. “Le opportunità provengono da tutti i settori della società”, ha spiegato Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità dell’organizzazione in Italia, “Anche solo mettere mano ai sistemi alimentari potrebbe ridurre il nostro debito: se sostituissimo il 50% del consumo globale di carne con alimenti di origine vegetale, sposteremmo l’Overshoot Day di 7 giorni. È indispensabile agire ora e non perdere più tempo prezioso”.
Tra i Paesi con il debito ecologico più elevato al mondo vi sono proprio l’Italia e gli Stati Uniti: stando sempre a quanto riportato dagli specialisti, infatti, “Se tutti vivessero come gli italiani servirebbero 2,8 pianeti Terra per soddisfare i bisogni collettivi. Ne servirebbero 5 se tutti vivessero come un cittadino americano”.