Jerry Nadler, il deputato democratico di maggior rilievo nella Commissione Giustizia della Camera dei Rappresentanti, ha inviato una lettera indirizzata al ministro della Giustizia Merrick Garland in cui chiede di svelare esplicitamente cosa l’intelligence statunitense abbia comunicato a William Barr, all’epoca ministro della giustizia, e a Bill Durham, procuratore speciale, durante la loro visita in Italia nel 2019.
Secondo indiscrezioni trapelate sul New York Times lo scorso febbraio, i funzionari italiani avrebbero fornito un’informazione inaspettata collegando Trump a presunti crimini finanziari e ora Nadler vuole che tutti ne siano messi a conoscenza.
“A causa della solidità e della gravità di queste prove, Barr ha riconosciuto il fatto che il Dipartimento fosse obbligato ad indagare, ma anziché permettere all’indagine di procedere attraverso le normali procedure, ha chiesto a Durham di gestirla in segreto”, ha scritto Nadler nella lettera.
L’indagine scaturita da questa segnalazione ha portato Barr a conferire a Durham poteri di “persecuzione penale”, un dettaglio che ha alimentato speculazioni riguardo a presunti illeciti commessi dagli investigatori di Trump invece che dal presidente stesso.

Durham ha però perso i due processi che ha portato in tribunale, con le giurie che hanno emesso velocemente verdetti di non colpevolezza. Durante un’audizione al Congresso a giugno, Durham ha rilasciato poche informazioni riguardo al viaggio in Italia, sottolineando che fossero necessari funzionari di alto livello del DOJ per interagire adeguatamente con le autorità italiane.
Una spiegazione che non ha convinto Nadler, secondo cui “In questo caso – ha scritto – sembra che Barr abbia capovolto le normative sul consigliere speciale e lo abbia utilizzato non per promuovere indipendenza e correttezza, ma per nascondere al pubblico una potenziale e significativa indagine penale”.
La lettera chiede al DOJ di fornire dettagli che non erano inclusi nel rapporto di Durham, comprese maggiori spiegazioni sulla segnalazione fornita dall’Italia e su come sia stata condotta l’indagine.
Il viaggio verso Roma ha stimolato l’attenzione anche di alcuni membri repubblicani del Congresso, con il rappresentante Matt Gaetz che ha scherzato sul fatto che Barr e Durham, in Italia, fossero solo alla ricerca della “pasta autentica”.