È boom di iscrizioni su Threads, la nuova app con la quale il gruppo Meta auspica di infliggere il definitivo colpo del KO a Twitter ed ad Elon Musk. In questi primi giorni, il social network, strettamente legato ad Instagram, ha già superato quota trenta milioni di iscritti.
La nuova creazione di Mark Zuckerberg e soci, disponibile in ben cento paesi del mondo, sembra piacere proprio a tutti, ed in particolar modo ad una sfilza di celebrità che hanno già aperto il proprio account, collegandolo al loro profilo Instagram. Tra i principali vip che hanno deciso di sperimentare il social network di Meta figurano Tom Brady, Kim, Kourtney e Khloe Kardashian, Kylie Jenner, Jennifer Lopez, Shakira, Gordon Ramsay ed Ellen DeGeneres. Secondo le stime di Forbes, inoltre, anche quattro dei quindici uomini più ricchi del mondo hanno aperto il loro profilo, Jeff Bezos, Bill Gates, Michael Bloomberg e, naturalmente, lo stesso Zuckerberg.
Alla piattaforma hanno aderito anche alcune delle principali aziende del mondo, tra cui McDonald’s, Hgtv, PlayStation, Wimbledon, Ford, Charles Schwab, Bbc Netflix, Nba, Wnba, Microsoft. Al momento, invece, restano fuori dal social network Cristiano Ronaldo, Lionel Messi e Selena Gomez, ovvero i tre utenti più seguiti di Instagram.
Nel frattempo, mentre Meta si gode i primi eccellenti risultati della sua ultima creazione, il clima in casa Twitter diventa sempre più rovente. La nuova app di Zuckerberg, infatti, rischia di mettere definitivamente la parola fine al social network fondato nel 2006, alla cui guida ora vi è l’amministratore delegato di Tesla. In questi giorni, Musk non ha ancora rilasciato una vera e propria dichiarazione in merito all’app di Meta, limitandosi a solo qualche commento sul proprio profilo Twitter. Nelle ultime ore, rispondendo ai diversi messaggi dei suoi followers, il numero 1 del gruppo Tesla ha definito Threads come un sistema «puramente algoritmico, in grado di effettuare una manipolazione non rilevabile delle informazioni che le persone vedono», aggiungendo: «Ogni monopolio social è una sciagura».
Ben presto, la disputa tra Musk e Zuckerberg, potrebbe finire in tribunale. Stando a quanto dichiarato da Musk e soci, infatti, per la realizzazione di Threads, Meta si sarebbe servita di ex dipendenti di Twitter, avvalendosi inoltre di segreti commerciali appartenenti alla stessa società. L’impressione, dunque, è che questa interminabile disputa tra le due superpotenze del web sia solo agli albori.
In attesa di scoprire le contromosse di Musk, Zuckerberg vede lievitare le proprie azioni. Stando ai pareri degli esperti, con il contributo dell’app Threads, il valore del gruppo Meta potrebbe presto raggiungere ed addirittura superare quota novecento miliardi, con un rialzo del 18% rispetto al presente. Cifre e numeri a dir poco spaventosi, che ben presto potrebbero diventare realtà.