Il gruppo Meta ha ufficialmente dato il via alla nuova piattaforma Threads, una sorta di Twitter appartenente alla “famiglia” di Instagram. Nelle prime sette ore, il social network aveva già raggiunto quota dieci milioni di iscritti, per poi superare il muro dei trenta milioni poco dopo.
Come facilmente prevedibile, la nuova creazione di Mark Zuckerberg e soci ha mandato su tutte le furie il vulcanico ed imprevedibile patron di Twitter, Elon Musk, che ora rischia seriamente di rimanere con le spalle al muro. Negli ultimi mesi, infatti, la storica piattaforma ha perso milioni di utenti, delusi dalle discutibili decisioni prese dall’amministratore delegato di Tesla, come quella di limitare le visualizzazioni di tweet quotidiani o quelle relative al trattamento dei dati personali.
Dopo il lancio di Threads dunque, stando alle indiscrezioni rilasciate da alcuni media statunitensi, Musk ed i suoi fedelissimi starebbero già pensando a contrattaccare. Sembrerebbe, infatti, che il gruppo Twitter abbia inviato una comunicazione a Meta, minacciando di citarla in giudizio.
Secondo l’azienda, infatti, per la realizzazione di Threads il gruppo di Zuckerberg si sarebbe servito di ex dipendenti di Twitter, avvalendosi di segreti commerciali appartenenti alla stessa società. Dopo le dure accuse di Musk e soci, è arrivata l’immediata replica di Andy Stone, responsabile della comunicazione di Meta, che ha dichiarato: «Nessuno nel team di ingegneri di Threads è un ex dipendente di Twitter». La sensazione è che il duello tra le due superpotenze del web sia appena agli albori.
Per il momento, Musk non ha rilasciato particolari dichiarazioni a riguardo. Il patron di Tesla, infatti, ha soltanto pubblicato un tweet sul proprio profilo, spiegando: «E’ mille volte meglio essere attaccati da persone sconosciute su Twitter che indugiare in una felicità falsa su piattaforme come Instagram che nascondono il dolore». «Siamo spesso imitati», ha invece dichiarato Linda Yaccarino, amministratore delegato dello storico social network, «ma la comunità di Twitter non può essere duplicata».
Nel frattempo, mentre Musk valuta l’idea di portare Zuckerberg e soci in tribunale, il gruppo Meta si gode l’immediato successo riscosso dalla sua nuova creazione. Il social network, disponibile in ben cento paesi del mondo, ha subito raccolto le adesioni di milioni di utenti, grazie anche allo strettissimo legame con Instagram, probabilmente il social più amato ed utilizzato del momento. «Ci vorrà del tempo, ma penso che sarà un’app di conversazioni pubbliche con oltre 1 miliardo di persone», ha dichiarato lo stesso Zuckerberg sul proprio profilo Threads, «Twitter ha avuto l’opportunità di farlo ma non ci è riuscita. Noi speriamo di farcela».
«La piattaforma sarà uno spazio per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche», ha inoltre spiegato il gruppo Meta, «il nostro piano è quello di lavorare con ActivityPub per dare la possibilità di trasferire i vari contenuti su un altro servizio. Le persone che utilizzano app compatibili saranno in grado di seguire e interagire con le persone su Threads, senza avere un account Threads e viceversa, inaugurando una nuova era di reti diverse e interconnesse». Una visione che guarda direttamente al futuro, quella di Meta, che potrebbe cambiare ancora una volta il concetto stesso di social network.