In questi giorni Stati Uniti e Canada stanno ospitando la Gold Cup, il campionato continentale organizzato dalla Concacaf al quale partecipano le diverse nazionali del nord e centro America. Ancora una volta, però, sembra che le strade dello sport e quelle della politica siano destinate a intrecciarsi.
Al ritiro della nazionale cubana cinque giocatori hanno deciso di lasciare la squadra, facendo perdere le loro tracce alla federazione. Restano ancora da chiarire quali siano i motivi che hanno portato gli uomini a disposizione del commissario tecnico Pablo Elier Sánchez ad abbandonare il ritiro della Florida: stando alle indiscrezioni degli addetti ai lavori, sembra che i calciatori vogliano restare negli Stati Uniti e non abbiano intenzione di fare ritorno in patria.
I primi a lasciare la selezione cubana sono stati i centrocampisti Roberney Caballero, 27 anni, Neiser Sandó, 24 anni e Denilson Milanés, 20 anni, seguiti dal difensore Jassael Herrea, 20 anni. Successivamente, è toccato al portiere ventinovenne Sandy Sánchez, che ha fatto perdere le proprie tracce al termine della sconfitta per 4-2 con il Canada. Sánchez è l’unico dei cinque a non aver un contratto con un club di Cuba: era infatti tesserato con l’Atlético Pantoja, ma dopo la fuga dalla nazionale il club Santo Domingo ha annunciato di aver interrotto il contratto.
Nella storia della Gold Cup si erano già visti episodi simili, ma quello di questi giorni rappresenta un record. Non era mai successo, infatti, che cinque calciatori abbandonassero il ritiro della nazionale. Visti i precedenti degli ultimi mesi, però, tutto lascia presagire che qualcosa, a Cuba, stia effettivamente accadendo. Nel 2023 sono stati ben trentatré gli atleti che hanno approfittato delle grandi manifestazioni sportive per lasciare il Paese e non farvi più ritorno.
Due anni fa, invece, nove giocatori di baseball decisero di scappare dal ritiro della squadra nel corso di un torneo in Messico. Questa volta le fughe faranno sicuramente più rumore: il calcio rappresenta infatti una vetrina internazionale diversa dagli altri sport. Il curioso caso dei cinque giocatori della selezione cubana potrebbe far riaccendere i riflettori mondiali anche sull’attuale scena politica del Paese.