Il National Geographic ha licenziato i suoi ultimi 19 giornalisti dello staff editoriale e non sarà più venduto nelle edicole statunitensi dal prossimo anno. La triste notizia per il mondo dei media è stata diffusa dal Washington Post e confermata su Twitter da alcuni degli interessati.
“Sono stato fortunato, ho avuto modo di lavorare con giornalisti incredibili e raccontare storie importanti e globali. È stato un onore”, ha twittato Craig Welch, uno degli ex reporter fissi di National Geographic. Mentre il collega Doug Main ha affermato: “Il National Geographic sta licenziando i suoi autori, incluso me”.
Il futuro lavoro editoriale della rivista sarà svolto da freelance e dai pochi redattori rimasti nello staff. La decisione fa parte delle misure di riduzione dei costi volute da Disney, casa madre della pubblicazione: la rivista, con alle spalle oltre un secolo di attività, aveva dichiarato che avrebbe continuato a pubblicare numeri mensili.
“Le modifiche sul personale non cambieranno la nostra capacità di svolgere questo lavoro, ma piuttosto ci daranno maggiore flessibilità per raccontare storie diverse e incontrare il pubblico attraverso le nostre numerose piattaforme”, ha commentato un portavoce, sottolineando che “qualsiasi insinuazione che i recenti cambiamenti avranno un impatto negativo sulla qualità della rivista è semplicemente errata”.