Non c’è pace per Adidas. L’azienda tedesca è stata citata in giudizio da alcuni investitori che sostengono che il colosso dell’abbigliamento fosse a conoscenza dei comportamenti irrispettosi di Kanye West anni prima di rescindere l’accordo con l’artista – terminato ufficialmente nell’ottobre 2022 per alcuni commenti antisemiti da parte del rapper.
Adidas non avrebbe preso le dovute precauzioni per prevenire le ingenti perdite finanziarie dovute alla rottura con KanyeWest/Ye: nell’ultimo trimestre, l’utile è infatti sceso dell’83% rispetto all’esercizio precedente, dopo aver registrato nel quarto trimestre dell’anno una perdita di 482 milioni di euro.
“Respingiamo categoricamente queste affermazioni infondate”, ha risposto Adidas in una dichiarazione. “Prenderemo tutte le misure necessarie per difenderci con veemenza da queste affermazioni”.
Qualche giorno fa Adidas ha ammesso che potrebbe subire perdite fino a 700 milioni di euro a causa di centinaia di milioni di euro di scarpe Yeezy – la popolarissima linea di sneakers create dall’artista in collaborazione con il brand tedesco – rimaste invendute.
Gli investitori, che venerdì hanno presentato un reclamo contro l’azienda negli Stati Uniti, sostengono che Adidas era a conoscenza di altre azioni dubbie di West e che l’ex amministratore delegato Kasper Rorsted e i dirigenti avessero affrontato il problema ben prima dei commenti antisemiti che hanno causato la rottura.