Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
April 15, 2023
in
News
April 15, 2023
0

Emanuela Orlandi: le “rivelazioni” su Wojtyla sanno di ennesimo depistaggio

Le accuse sono state lanciate da Pietro Orlandi, fratello della ragazza scomparsa

Valter VecelliobyValter Vecellio
Emanuela Orlandi: le “rivelazioni” su Wojtyla sanno di ennesimo depistaggio

Pietro Orlandi fratello di Emanuela ANSA/GIUSEPPE LAMI

Time: 6 mins read

Si contravviene una delle regole del giornalismo, quello di auto-citarsi. Epperò… Proprio su La Voce di New York, il 14 gennaio di quest’anno, il punto per quello che riguarda la vicenda di Emanuela Orlandi. La ragazza, fosse viva, avrebbe oggi 55 anni. Ne aveva quindici, quando il 22 giugno del 1983, scompare e sul suo conto di dice di tutto, ma di vero, verificato, provato, si sa pochissimo.

Cittadina vaticana, figlia di un dipendente della Santa Sede, la sua scomparsa è stata messa in relazione ad Alì Agca, il turco che il 13 maggio 1981 a San Pietro cerca di uccidere papa Giovanni Paolo II: liberare lui in cambio del rilascio di lei. Un paio di volte, quand’era detenuto in Italia, chi scrive ha avuto la possibilità di intervistarlo. Una prima volta subito dopo l’incontro, in carcere, con il pontefice che voleva uccidere. Entrambe le volte con il suo italiano gutturale, sillabava: “Emanuela è viva”. Suggestivo, Agca; tutto meno che un imbecille, ma dargli credito è altra cosa.

Un filone investigativo vuole che nella vicenda sia coinvolto Enrico De Pedis, da molti considerato uno dei capi storici della Banda della Magliana. Il coinvolgimento della banda nella scomparsa di Emanuela, disegna, almeno ipoteticamente, un quadro inquietante: la Banda avrebbe cercato di condizionare le politiche del Vaticano, e fa intravedere oscure gestioni di fondi dirottati dallo IOR al tempo del defunto cardinale Paul Marcinkus in favore del sindacato polacco Solidarnosc in funzione antisovietica. Però: il Vaticano, per finanziare il sindacato di Lech Walesa si rivolge a quattro delinquenti romani?

L’auto-citazione. Una sorta di prontuario stilato con il fondamentale aiuto di Pino Nicotri, giornalista autore di un paio di libri sull’ “affaire”. Grazie a Nicotri si possono fissare alcuni punti fermi:

  1. Emanuela NON è stata rapita per essere scambiata con Mehmet Ali Ağca, anzi il “rapimento” i magistrati lo vedono come un depistaggio per coprire i reali motivi della scomparsa.
  2. Il Vaticano non solo non ha MAI voluto collaborare, ma ha anche mentito e ordinato di mentire. Per esempio, lo ha ordinato al vice capo della sicurezza vaticana ingegner Raul Bonarelli il giorno prima di essere ascoltato come testimone dai magistrati citati. Per questo dirigente della vigilanza vaticana a suo tempo il magistrato ha chiesto uno stralcio per concorso nella scomparsa.
  3. Il prefetto Vincenzo Parisi, poi capo della polizia di Stato, ha testimoniato la propria convinzione che la montatura del “rapimento” NON può essere stata tenuta in piedi senza complicità interne al Vaticano.
  4. Nelle stesse ore il cui papa Karol Wojtyla lanciava i suoi ripetuti appelli ai “rapitori” perché lasciassero libera la ragazza, monsignor Giovanbattista Re, dirigente di una sezione della Segreteria di Stato, rifiutava l’offerta di monsignor Giovanni Salerno di auscultare, lui che si occupava di finanze del Vaticano, i molti ambienti con i quali aveva contatti, per cercare di capire che fine avesse fatto Emanuela. Ovvero: mentre il Vaticano con la mano destra, cioè con Wojtyla, lanciava appelli buonisti ai “rapitori”, con la mano sinistra, cioè con la Segreteria di Stato, se ne fregava bellamente della sorte della “rapita”. Deve essere stato in ossequio al precetto evangelico “Non sappia la sinistra cosa fa la mano destra“.
  5. Cosa straordinaria, ma sulla quale si accanisce significativamente il silenzio di tutti, nessuno chiede ad alta voce come mai il funzionario del parlamento italiano, dottor Gianluigi Marrone, che inviava in Vaticano le rogatorie internazionali dei magistrati italiani desiderosi di interrogare alcuni cardinali, era lo stesso che dal Vaticano, in qualità di suo Giudice Unico, rispondeva “NO!” a quelle sue rogatorie. Cioè a se stesso! Con l’eccezione del parlamentare radicale Maurizio Turco, che ne chiede ufficialmente conto al presidente della Camera dell’epoca Fausto Bertinotti (senza peraltro ottenere una risposta soddisfacente), nessuno se ne stupisce, trova la cosa meritevole di attenzione e spiegazione; neppure una sua segretaria, Natalina Orlandi, ha mai avuto nulla da eccepire su questo straordinario doppio ruolo, pur essendo lei una sorella di Emanuela. Marrone è stato autorizzato, per questa sua doppia mansione il 20 febbraio 1989 (presidenza Nilde Iotti). Continua ad esercitare il doppio lavoro durante le presidenze di Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Napolitano, Irene Pivetti, Luciano Violante e Pier Ferdinando Casini. Va in pensione subito dopo l’inizio della XV legislatura. Alla richiesta di Turco di sapere esattamente quando, gli si risponde che c’è la privacy. Così non si sa se Bertinotti ha avuto modo e tempo di non revocargli l’autorizzazione della Iotti, tantomeno di sapere di cosa si è occupato alla Camera dei deputati in 18 anni di funzionariato italo-vaticano”.

Questi cinque punti individuati da Nicotri sono una buona base di partenza. C’è poi, da aggiungere, la confidenza di un’amica di scuola che racconta di aver saputo da Emanuela che in uno dei suoi giri in Vaticano una persona molto vicina all’allora pontefice l’aveva infastidita, “e si trattava di un’attenzione sessuale”.   

La notizia viene rivelata da Tommaso Nelli, un giornalista free-lance nel suo libro sul caso Orlandi Atto di dolore, prima edizione 2016. Se si considera che Emanuela è stata rapita nel 1983… In tutto questo arco di tempo, lo racconta lo stesso Nenni, la notizia “non è mai stata riportata da alcun organo o mezzo di informazione”, è stato Nenni a trovare quella persona e a raccogliere la sua testimonianza.

Un’immagine di Emanuela Orlandi, , durante l’Angelus a Piazza San Pietro, dopo la marcia partita dal Campidoglio, per ricordare la petizione lanciata a Benedetto XVI per fare luce sul rapimento di Emanuela Orlandi.
Citta’ del Vaticano, 27 Maggio 2012. ANSA//SERENA CREMASCHI

Congetture, ipotesi, “rivelazioni”, “supertestimoni” in cerca di visibilità, mitomani…un avvilente circo mediatico. Il Vaticano, su diretto impulso di papa Francesco, riapre il caso: “rileggeranno” tutte le carte e i fascicoli, ascolteranno i testimoni sopravvissuti.

L’affaire in questi giorni si arricchisce un nuovo capitolo da prendere con le proverbiali molle. Un capitolo che contribuisce a creare un polverone che forse non è liquidabile con la semplice deprecabile voglia di protagonismo. Forse va inquadrato in una più vasta manovra, in un progetto di intorbidare acque di suo inquinate, e rendere incredibili e inattendibili anche quei non molti punti fermi finora acquisiti. La cosa che fa ulteriormente pensare è che a questo tipo manovre si prestano anche personaggi che avrebbero al contrario tutto l’interesse a fare il massimo della chiarezza.

Il fratello di Emanuela, Pietro, partecipa a una trasmissione televisiva, Di Martedì, e si dice convinto che “Wojtyla, Ratzinger e papa Francesco siano a conoscenza” dell’indicibile che riguarda la vicenda della sorella. Fin qui…

Nel corso della trasmissione viene fatto ascoltare un audio che lo stesso Pietro Orlandi avrebbe consegnato alle autorità vaticane durante una sua recente audizione. Nell’audio parla un uomo che si presume essere vicino alla banda della Magliana: “Papa Giovanni Paolo II se le portava in Vaticano quelle, era una situazione insostenibile. E così il Segretario di Stato a un cero punto è intervenuto decidendo di toglierle di mezzo. E si è rivolto a persone dell’ambiente carcerario“.

Pietro Orlandi e il suo avvocato Laura Sgr˜ al loro arrivo in Vaticano per un incontro con il procuratore del caso Emanuela. Roma, 11 aprile 2023 ANSA/CLAUDIO PERI

Qui siamo già nel torbido. Sono parole che finora non hanno trovato alcun tipo di riscontro. Pietro Orlandi ci mette del suo, commenta le parole del presunto affiliato alla Banda della Magliana con una pesantissima insinuazione: “Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due Monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case...”.

La tecnica è quella di chi scaglia il sasso e poi nasconde la mano. Non si dice, ma si lascia intendere; si insinua. Venuti al dunque, quando l’incaricato vaticano, il Promotore di Giustizia Alessandro Diddi, chiede formalmente e seccamente al Pietro Orlandi e al suo avvocato, Laura Sgrò di fornire elementi concreti che suffraghino la pesantissima insinuazione circa il possibile coinvolgimento di Wojtyla, la risposta è un impenetrabile silenzio. Il direttore della sala stampa del Vaticano Matteo Bruni dichiara: “Il Promotore di giustizia Diddi, insieme al professor Gianluca Perone, Promotore applicato, ha ricevuto l’avvocato Laura Sgrò, come da lei ripetutamente e pubblicamente richiesto, anche per fornire quegli elementi, relativi alla provenienza di alcune informazioni in suo possesso, attesi dopo le dichiarazioni fornite da Pietro Orlandi. L’avvocato Sgrò si è avvalsa del segreto professionale”.

Un collega che è sempre stato molto vicino a Pietro Orlandi, Fabrizio Peronaci del Corriere della Sera, va giù pesante: “Quando ho letto questa dichiarazione, ho stentato a credere che Pietro potesse averla pronunciata”. Peronaci ha scritto un libro a quattro mani con Pietro, Mia sorella Emanuela. Poi si sono allontanati, per diversità di vedute. Secondo Peronaci la rottura è dovuta alla esasperata ricerca di visibilità dello stesso Orlandi, che lo ha portato ad accreditare qualsiasi pista: “...ha scelto la linea diretta dell’insulto non provato al massimo rappresentante della chiesa cattolica”.

Ha gioco facile l’Osservatore Romano (l’organo della Santa Sede) che in un suo editoriale scrive: “Prove? Nessuna. Indizi? Men che meno. Testimonianze almeno di seconda o terza mano? Neanche l’ombra. Solo anonime accuse infamanti”. E ancora: “Una follia. E non lo diciamo perché Karol Wojtyla è santo o perché è stato papa. Anche se questo massacro mediatico intristisce e sgomenta ferendo il cuore di milioni di credenti e non credenti, la diffamazione va denunciata perché è indegno di un Paese civile trattare in questo modo qualunque persona, viva o morta, che sia chierico o laico, papa, metalmeccanico o giovane disoccupato”.

Secondo l’Osservatore Romano, “è giusto che tutti rispondano degli eventuali reati, se ne hanno commessi, senza impunità alcuna o privilegi. È sacrosanto che si indaghi a 360 gradi per cercare la verità sulla scomparsa di Emanuela. Ma nessuno merita di essere diffamato in questo modo, senza neanche uno straccio di indizio, sulla base dei ‘si dice’ di qualche sconosciuto personaggio del sottobosco criminale o di qualche squallido anonimo commento propalato in diretta Tv”.

Sia consentita una previsione: non se ne verrà a capo di nulla. La scomparsa e presumibile morte di Emanuela Orlandi resterà sempre un mistero; molti di quanti sono a conoscenza di come si sono svolti i fatti, sono morti. E’ possibile che si solleveranno altri polveroni. La vicenda sarà utilizzate nell’ambito di “primarie” in corso da tempo, per il successore di papa Francesco. Dunque altri “clamorosi” capitoli di questa infinita vicenda che ormai si perde nel tempo; e nulla comunque hanno a che fare con la verità.

Share on FacebookShare on Twitter
Valter Vecellio

Valter Vecellio

Nato a Tripoli di Libia, di cui ho vago ricordo e nessun rimpianto, da sempre ho voluto cercare storie e sono stato fortunato: da quarant'anni mi pagano per incontrare persone, ascoltarle, raccontare quello che vedo e imparo. Doppiamente fortunato: in Rai (sono vice-caporedattore Tg2) e sui giornali, ho sempre detto e scritto quello che volevo dire e scrivere. Di molte cose sono orgoglioso: l'amicizia con Leonardo Sciascia, l'esser radicale da quando avevo i calzoni corti e aver qualche merito nella conquista di molti diritti civili; di amare il cinema al punto da sorbirmi indigeribili "polpettoni"; delle mie collezioni di fumetti; di aver diretto il settimanale satirico Il Male e per questo esser finito in galera... Avrò scritto diecimila articoli, una decina di libri, un migliaio di servizi TV. Non ne rinnego nessuno e ancora non mi sono stancato. Ve l'ho detto: sono fortunato.

DELLO STESSO AUTORE

Donald Trump / Ansa

America! Come si è arrivati dove si è arrivati?

byValter Vecellio
Wmo, probabile che temperatura 2024 sforerà limite 1,5 gradi

“Terra bruciata”: senza acqua le popolazioni si rivolteranno l’una contro l’altra

byValter Vecellio

A PROPOSITO DI...

Tags: Emanuela Orlandi
Previous Post

Il ricordo di Mario Fratti, intellettuale umile e critico gentile

Next Post

Incidente d’auto per Ciro Immobile, non ha ferite

DELLO STESSO AUTORE

Wsj, accordo ostaggi improbabile entro fine mandato Biden

La farsa dei due popoli, due Stati

byValter Vecellio
Giorno della Memoria: così nacque in Italia, grazie a Furio Colombo

Giorno della Memoria: così nacque in Italia, grazie a Furio Colombo

byValter Vecellio

Latest News

Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Incidente d’auto per Ciro Immobile, non ha ferite

Incidente d'auto per Ciro Immobile, non ha ferite

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?