Un giudice del Delaware, Eric Davis, ha concluso un’udienza durata due giorni nella causa per diffamazione da 1,6 miliardi di dollari intentata da Dominion Voting Systems contro Fox News per le ripetute affermazioni fatte dalla rete televisiva che, sostenendo le bugie elettorali di Donald Trump, ha invitato nei suoi programmi per oltre un anno i più stretti alleati dell’ex presidente che con le loro false dichiarazioni hanno screditando la compagnia. Dominion produce tecnologia elettorale, tra cui macchine per il voto, software per database e audit elettorali e dispositivi per scansionare e stampare schede elettorali. I suoi prodotti sono stati utilizzati in 28 stati nelle elezioni del 2020.
Per ora il giudice si è riservato di decidere sulla richiesta avanzata da entrambe le parti, per emettere una decisione sommaria, senza arrivare al processo completo affermando che il suo giudizio verrà rilasciato “quanto prima”. Per due giorni, in un’aula quasi deserta del tribunale di Wilmington, entrambe le parti hanno presentato i loro punti di vista.
È questo uno dei casi di diffamazione più seguiti da anni in una vicenda giudiziaria che coinvolge un’importante organizzazione mediatica contro una società che afferma che le bugie elettorali ripetute dall’ex presidente e dai suoi più stretti collaboratori propagandate senza contraddittorio dalla rete televisiva hanno rovinato gli affari.
Il giudice Davis deve decidere se quanto presentato in questa udienza durata due giorni sia sufficiente per fargli emettere un verdetto o se il caso, data la complessità, deve essere dibattuto in un processo che dovrebbe iniziare il 17 aprile.

Nel 2021, Dominion ha citato in giudizio Fox Corp e Fox News, accusandole di aver distrutto la reputazione dell’azienda diffondendo le false affermazioni dell’ex presidente e dei suoi avvocati secondo cui le macchine per il voto della società sarebbero state utilizzate per truccare l’esito delle elezioni cambiando i suoi voti in favore del democratico Joe Biden. Fox ha sostenuto che la copertura di queste affermazioni era intrinsecamente degna di nota e protetta dalla garanzia della libertà di stampa del Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.
Dominion ha affermato che Fox News, giornalisti e produttori dei programmi televisivi sapevano che le accuse erano false, ma è stato deciso di continuare comunque a trasmettere le affermazioni per mantenere lo stretto rapporto che la rete televisiva ha con i suoi ascoltatori.
Dominion ha sostenuto che Fox era a piena conoscenza della falsità delle notizie. Un fatto questo necessario per soddisfare lo standard della “effettiva malizia” requisito necessario ina causa per diffamazione in base alla quale un querelante deve dimostrare che un imputato ha consapevolmente diffuso informazioni false sapendo che erano false.
Gli avvocati di Fox hanno ribattuto che i media non possono essere ritenuti responsabili per la pubblicazione di accuse lanciate da un presidente che rientrano nella copertura giornalistica.
Nei due giorni di udienza il giudice Davis si è mostrato molto scettico sulle argomentazioni presentate dagli avvocati di Fox News dopo che gli avvocati di Dominion avevano provato che le comunicazioni interne della Fox News dimostrano che i giornalisti del network televisivo avevano ripetutamente invitato nei loro programmi ospiti non credibili che avrebbero continuato a diffondere le bugie dell’ex presidente senza avere una prova delle loro affermazioni. Ospiti che in privato, nelle loro comunicazioni con i colleghi e i produttori, definivano “non credibili”, “infondate” definendo gli invitati persone che “lanciano accuse false e senza nessuna prova”. Continuando a propagandare le falsità elettorali solo per mantenere alto l’indice d’ascolto.
Un’altra società, la Smartmatic, anche questa produttrice di macchine per il voto, ha citato in giudizio anche lei la Fox News chiedendo come risarcimento danni 2 miliardi e 700 milioni di dollari. Anche se la Smartmatic ha le stesse motivazioni e molte delle testimonianze o delle prove usate dalla Dominion nella presentazione del caso, la sua causa è separata e dovrebbe cominciare tra alcune settimane.
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