Per ora è latitante dopo che un giudice federale ha spiccato un mandato per il suo arresto. Roy McGrath, l’ex capo dello staff del governatore repubblicano del Maryland Larry Hogan, non si è presentato in tribunale a Baltimora per l’inizio del suo processo in cui è imputato per corruzione.
Ieri mattina ci sarebbe dovuta essere stata la prima udienza per la formazione della giuria, ma dell’imputato non c’era traccia. Dopo oltre quattro ore di attesa in cui magistrato, avvocato e pubblico ministero hanno confabulato sul da farsi il giudice Deborah Boardman, ha deciso di rimandare a casa la giuria dopo la mancata comparizione dell’imputato. “Speriamo che stia bene e che si tratti solo di un po’ di confusione”, ha detto il giudice. Gli agenti hanno perquisito la sua casa in Florida e di McGrath non c’è traccia. Né la moglie, che è stata lungamente interrogata dai Marshall federali, ha detto di sapere dove fosse finito il marito.
McGrath che abita a Naples aveva ottenuto il permesso del giudice di tornare a casa sua e viaggiare solo dalla Florida a Baltimora, dove si svolge il procedimento giudiziario.
McGrath è stato rinviato a giudizio con 8 imputazioni di truffa. Le accuse includono frode telematica, inclusa la liquidazione di 233 mila dollari, pari a un anno di stipendio come capo del Maryland Environmental Service che avrebbe percepito prima di essere nominato chief of staff del governatore. Ma per lui anche accuse di appropriazione indebita per circa 170 mila dollari di spese, acquisti e rimborsi non autorizzati. Secondo il rinvio a giudizio McGrath si sarebbe appropriato di oltre 300 mila dollari dallo Stato del Maryland quando era alla guida del servizio ambientale. È anche accusato di aver registrato illegalmente una telefonata del 2020 con altri importanti consiglieri del governatore Hogan. Se il processo fosse continuato, Hogan avrebbe dovuto testimoniare contro di lui.

McGrath si è dichiarato non colpevole dopo essersi dimesso dall’ufficio di Hogan pochi mesi dopo la segnalazione che su di lui era stata aperta un’inchiesta penale. Tra le accuse anche quella di aver falsificato un promemoria in cui veniva affermato che l’ex governatore aveva dato il benestare all’accordo del suo licenziamento autorizzando la liquidazione.
Hogan, che è stato governatore del Maryland dal 2015 al 2023, ha ripetutamente negato di conoscere o aver approvato un’indennità di licenziamento con McGrath che è stato il suo principale aiutante per due mandati.
Dopo l’incriminazione formale McGrath era stato rimesso in libertà sulla parola, gli era stato ritirato il passaporto e gli era stato anche richiesto di sottoporsi a cure mediche e psichiatriche. Il magistrato aveva anche ordinato il sequestro di alcune pistole della moglie di McGrath.
Il suo avvocato, Joseph Murtha, ha detto di aver tentato di contattare il suo cliente, di aver parlato con la moglie di McGrath, ma che non si sapeva dove fosse finito.
“Non vedevo l’ora di vederlo alle 8:45 ieri mattina”, ha detto Murtha. “Soprattutto, sono preoccupato. Spero che sia al sicuro. Queste situazioni sono molto stressanti, l’incertezza di andare in tribunale può indurre le persone a fare cose che molte persone non ritengono appropriate. Speriamo che sia al sicuro.” Murtha ha detto di aver parlato l’ultima volta con McGrath nel tardo pomeriggio di domenica. “Ho avuto una conversazione molto impegnata su ciò che sarebbe accaduto in tribunale e su una serie di questioni di cui abbiamo discusso nel tempo”, ha detto il legale. “Non ho percepito nulla che potesse preoccuparmi”.
“Uno è che l’imputato e non si presenta o è fuggito per evitare il processo o si è tolto la vita”, ha detto Rod Rosenstein, che è il deputy US Attorney per il Maryland. “Ci sono occasioni in cui gli imputati, sottoposti allo stress di un processo si suicidano. E McGrath aveva dato segni di squilibri mentali”.
Rosenstein ha affermato che gli agenti federali hanno probabilmente già determinato se McGrath sia salito su un aereo e probabilmente hanno già ottenuto i resoconti bancari e telefonici per avere un’idea dei suoi piani. Se per esempio avesse ritirato grandi quantità di denaro prima di lasciare la casa sarebbe una indicazione che aveva pianificato la fuga.
Per ora, comunque, è considerato latitante.