Grande delusione per i molti turisti di Venezia che in occasione del Carnevale avrebbero voluto immortalare i costumi riflessi nell’acqua dei canali. Quasi il 50% dei canali erano prosciugati, in questi ultimi giorni del carnevale veneziano, a causa di una bassa marea eccezionale regalando ai turisti la triste visione dei melmosi fondi dei canali con gondole e barche ormeggiate e sedute su un letto fangoso in compagnia di qualche pesce morto. Una fotografia fuori dal consueto.
Il culmine della bassa marea si è verificato il 20 febbraio quando l’acqua è scesa a -68 cm. Sebbene il fenomeno abbia sorpreso i più, al punto da qualificarlo come risultanza ed effetto del cambiamento climatico, gli scienziati ci informano che fa parte di un processo naturale che si verifica ogni anno, non sempre con queste dimensioni naturalmente, nei mesi di gennaio/ febbraio, in coincidenza della contemporaneità di bassa marea e alta pressione.
“La “bassa marea eccezionale” di questo inverno ha destato tanto scalpore perché sono passati 16 anni dall’ultima “bassa marea eccezionale”, verificatasi nel 2008, quando il livello del mare raggiunse i -83cm” ci rassicura il dott. Alvise Papa, fisico meteorologo e responsabile del Centro Previsione e Segnalazione Maree di Venezia.
“Molte sono le variabili che hanno favorito il verificarsi di questo fenomeno. In questo periodo è presente un anticiclone stazionario sull’Europa centro-meridionale che grazie alla sua circolazione e all’alta pressione esercitata sul mare Adriatico, bacino semichiuso con una unica apertura nel sud Italia verso il mare Mediterraneo, impedisce il normale sviluppo della marea favorendo sostanzialmente un suo svuotamento e impedendo parzialmente l’apporto di nuova acqua. Così il livello medio del mare nella laguna di Venezia, posizionata proprio all’estremità settentrionale del bacino Adriatico, in questo mese di febbraio è particolarmente basso: gli strumenti registrano un valore medio di circa 2cm contro i 21 dell’anno scorso – ci spiega il dott. Papa che aggiunge – Questa situazione generale si è sommata ai valori particolarmente bassi della marea astronomica di Luna Nuova, ovvero di quando Sole, Terra e Luna sono allineati, portando il massimo effetto dell’attrazione gravitazionale dei corpi celesti sulla superficie marina. Proprio questa coincidenza di fenomeni – continua il dott. Papa – il pomeriggio del 20 febbraio ha fatto registrare il valore più basso della marea a Venezia degli ultimi 16 anni”.

Inoltre, mentre il valore medio delle precipitazioni del mese di febbraio è di circa 60 mm, quest’anno a febbraio si è registrata una media di 0,5 mm di precipitazione e circa il 30% in meno di neve sulle Dolomiti tra ottobre e febbraio, come si evince dai dati dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Veneto. Tutte condizioni che hanno esacerbato il fenomeno.
Che tipi di disagi può provocare tutto ciò in una città come Venezia che ‘sposatasi’ con il mare, di acqua vive ? La Voce di New York ha chiesto al dott. Alvise Papa. “Considerando che la marea dura poche ore al giorno e che colpiti sono stati solo alcuni canali fra quelli della ‘rete maggiore’, i disagi non sono stati eccessivi” ci assicura.
“Maggior preoccupazione viene dall’impossibilità per Vigili del Fuoco e Ambulanze di raggiungere rapidamente e in sicurezza tutti i punti della città. Esiste però un protocollo dove vengono delineati percorsi che possono essere utilizzati sia dai Vigili del Fuoco che dalle idroambulanze, sia in caso di bassa marea che di acqua alta, per garantire ogni intervento di emergenza. Mentre la raccolta rifiuti e l’ approvvigionamento dei supermercati sono stati messi sotto pressione in questa occasione, soprattutto perché la ‘bassa marea eccezionale’ ha coinciso con il carnevale e il forte afflusso di turisti. Ma il tutto è stato tenuto sotto controllo” ci assicura il dott. Alvise Papa.
Il fenomeno della ‘bassa marea eccezionale’ seppure oggi desti scalpore, in realtà è naturale, “questo episodio, infatti, non definisce un trend ma piuttosto una anomalia, almeno al momento” sottolinea il dott. Papa. Infatti, sin dal 1872 si contano ben 160 eventi di ‘bassa marea eccezionale’ con valori anche inferiori ai -90cm. Nell’osservare i dati si desume che la maggior frequenza di questi fenomeni si è registrata nei secoli scorsi. Mentre, nel corso di questi ultimi decenni l’eustatismo (l’innalzamento del livello del mare come conseguenza dei cambiamenti climatici) unito alla substidenza (abbassamento naturale del terreno) ha reso le ‘basse maree eccezionali’ sempre meno frequenti.
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