In una capitale brulicante di persone – più di 300.000 secondo diverse stime – il Brasile ha salutato il suo nuovo-vecchio presidente, Luiz Inacio Lula da Silva, che oggi ha ufficialmente giurato sulla Costituzione e inaugurato il suo mandato.
Il leader socialista, che era già stato presidente dal 2003 al 2010, ha sfilato assieme al suo vicepresidente Geraldo Alckmin a bordo di una decappottabile aperta, dando poi il via alla grande festa musicale già ribattezzata “Lulapalooza”- che vede la partecipazione di 60 famosi artisti nazionali, tra cui l’icona del samba Martinho da Vila.
Sull’Esplanade of Ministries di Brasilia – sede dei palazzi governativi – abbondavano i supporters del Partito dei Lavoratori vestiti di rosso. Non erano però da soli, dato che altrettanto imponente era lo spiegamento di forze dell’ordine. Sì, perché in tutto il Paese l’allerta è massima per il timore che il passaggio di consegne virtuale tra Bolsonaro e Lula sia marchiato da violenza e tentativi di colpi di mano analoghi a quelli visti il 6 gennaio 2021 negli Stati Uniti.
Ed è proprio in Nord America che Bolsonaro si trova a partire da venerdì, dopo aver salutato in lacrime i suoi sostenitori. Più precisamente la destinazione dell’ex presidente sarebbe stata la Florida – dove secondo alcune indiscrezioni avrebbe incontrato l’amico Donald Trump nella sua residenza di Mar-a-Lago. In un video postato sui social media, Bolsonaro aveva dichiarato: “Abbiamo un futuro fantastico davanti a noi”. “Abbiamo perso la battaglia, ma non la guerra”.
L’ex presidente populista è venuto così meno alla consuetudine che vede il capo di Stato uscente cedere la fascia presidenziale come segno di una stabile transizione di potere, e finora si è rifiutato di riconoscere espressamente il risultato del voto. Il messaggio è stato recepito anche dai supporters di Bolsonaro, uno dei quali la scorsa settimana è stato arrestato per aver pianificato un attentato all’aeroporto di Brasilia, allo scopo di “seminare il caos”.
Un migliaio di km più a sud, un’altra folla ha reso omaggio a Edson Arantes do Nascimento, meglio conosciuto come Pelé, spentosi giovedì dopo una lunga battaglia contro il cancro. Il feretro del fuoriclasse è partito dall’ospedale Albert Einstein di San Paolo lunedì mattina ed è stato posizionato sul cerchio centrale dello stadio Vila Belmiro – sede degli incontri interni del Santos.
La processione del corpo di Pelé attraverso Santos passerà davanti alla residenza di sua madre Celeste, che ha 100 anni ed è allettata. Il corpo sarà infine inumato nel Memorial Necrópole Ecumênica di Santos, un cimitero verticale, in una cerimonia ristretta ai soli parenti.
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